'Scarpe grosse, cervello Fivi'.
È questo il messaggio del settimo Mercato dei Vini dei vignaioli indipendenti organizzato da Fivi in collaborazione con Piacenza Expo.

Una due giorni in cui 15.000 persone (6.000 in più dello scorso anno) hanno avuto l'occasione di incontrare i vignaioli e farsi raccontare il loro lavoro in vigna, il loro territorio e il frutto del loro operato. Un evento che si ripeterà il 24 e 25 novembre 2018, quando la Fivi festeggerà i 10 anni di vita.

La presidente Fivi Matilde Poggi ha dichiarato: "Siamo convinti che il successo crescente del mercato sia la diretta conseguenza della credibilità che ci stiamo guadagnando a livello istituzionale, in Italia come in Europa".

Tante sono le battaglie condotte durante l'anno in corso e tante sono ancora quelle da combattere.
Dall'etichetta nutrizionale, giudicata dalla Fivi un inutile aggravio, alla regolamentazione dell'enoturismo, di cui Fivi come componente della Cevi (Confederazione europea dei vignaioli indipendenti) sta discutendo con le istituzioni europee. Ma anche e soprattutto la sburocratizzazione di un settore, quello vitivinicolo, schiacciato da una burocrazia che ostacola il ruolo di tutela del territorio che il vignaiolo riveste.

Tutti temi di cui si è discusso nell'assemblea della domenica mattina, durante la quale sono stati premiati come vignaioli dell’anno, di fronte a una platea di vignaioli commossi, Germana Forlini e Alberto Capellini, coppia in vigna e nella vita nelle Cinque Terre.