C'è l'ok della Commissione europea alla modifica del Programma di sviluppo rurale delle Marche che prevede l'inserimento e la ripartizione dei nuovi fondi per il terremoto arrivati dalla solidarietà delle altre regioni non colpite.

La modifica, con la ripartizione dei fondi, era stata approvata a settembre dalla giunta regionale e inviata a Bruxelles per l'approvazione. Ora l'Unione europea ha autorizzato la spesa con data retroattiva al 18 settembre 2017.

Così ora le Marche dispongono di altri 159,92 milioni di euro che si sono aggiunti ai 537,96 della dotazione iniziale, con una disponibilità totale di 697,88 milioni.

"Un risultato importante, quello della rimodulazione e della successiva approvazione, conseguito in pochissime settimane, grazie al gran lavoro e alla disponibilità delle strutture regionali, statali ed europee" ha commentato l'assessore all'agricoltura Anna Casini.

"Subito dopo i terremoti che hanno sconvolto l'Italia centrale – ha aggiunto Casini – è partita la gara di solidarietà a favore delle popolazioni colpite. Il mondo agricolo si è mosso con celerità e generosità, con un grande gioco di squadra. Abbiamo ora le risorse per rilanciare il tessuto produttivo primario dell'entroterra devastato, accompagnando le imprese e le aziende agricole nella rinascita di questi territori che vivevano principalmente di agricoltura, zootecnia, agroalimentare e turismo verde".

Le risorse aggiuntive sono state suddivise sulle misure più rilevanti, a sostegno degli investimenti produttivi delle aziende agricole e agroalimentari, all'insediamento di giovani agricoltori, alla multifunzionalità dell'azienda agricola, come agriturismo e vendita diretta e alle azioni di certificazione, informazione e promozione dei prodotti di qualità.

In particolare, secondo le modifiche approvate, le nuove risorse saranno destinate a produzioni di qualità e attente all'ambiente, come le indennità compensative a favore delle zone soggette a vincoli naturali e gli interventi a sostegno del benessere animale, considerata la rilevanza del settore zootecnico in queste aree.

Una quota di risorse è destinata al ripristino degli edifici e del potenziale produttivo aziendale per interventi non sostenuti dai fondi nazionali.

Parte delle risorse saranno poi utilizzate per ripristinare la viabilità minore, fatta di strade vicinali e interpoderali, messa a dura prova dal terremoto.

Ora si aspetta l'apertura dei nuovi bandi per poter mettere a disposizione degli agricoltori i nuovi fondi arrivati.