Grande soddisfazione dal mondo delle assicurazioni per la notizia, comunicata in diretta da Paolo De Castro a FuturPera, dello stralcio del pacchetto agricolo dal resto del Regolamento Omnibus.
Il primo vicepresidente della Commissione per l'Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo ha parlato durante il convegno dal titolo 'La gestione del rischio: novità e sviluppi del sistema' che si è tenuto alla Fiera di Ferrara il 16 novembre scorso.

Il regolamento che, dopo le fasi procedurali, entrerà in vigore il primo gennaio 2018, contiene un capitolo che riguarda la gestione dei rischi.
Le novità sono: l'abbassamento della soglia di indennizzo dal 20 al 30%, portando così al 20% appunto la perdita di prodotto necessaria per l'attivazione, l'innalzamento dal 65 al 70% dell'intensità del contributo pubblico e l'introduzione di indici economici per la misurazione delle perdite. L'ultimo punto è stato definito proprio da De Castro, il possibile "grimaldello" per modificare il sistema delle rese medie che "è uno dei prossimi problemi su cui ragionare", ha detto proprio il vicepresidente della Commissione per l'Agricoltura.

Per rendere immediatamente percepibile la portata delle novità introdotte Guido Graziani, presidente di Condifesa Bologna e Ferrara, ha presentato una simulazione di applicazione: "Se dovessero essere applicate dal ministero, nell'anno 2018, la soglia 20 e il contributo a 70%, significherebbe che avremmo una maggiore erogazione del 17% e un risparmio del certificato assicurativo attorno al 20%".

Il commento del presidente Asnacodi, Albano Agabiti: "Il risultato è magnifico. Questo porta opportunità all'agricoltore e convenienza ad assicurarsi, ci aspettiamo che l'abbassamento della soglia significhi anche abbassamento della franchigia. In combinazione con l'innalzamento del contributo, potrebbe consentire la ripresa del sistema assicurativo nel nostro paese. Si tratta di una grande opportunità per gli agricoltori. Avranno polizze più vicino alle loro esigenze a un costo più basso".
Dello stesso tenore il commento di Giuseppe Blasi del ministero delle Politiche agricole: "Il lavoro fatto su Omnibus è importantissimo. Le cose che abbiamo ottenuto le chiedevamo già nel 2013, ma non eravamo riusciti a ottenerle. Io dico che il quadro che si prospetta ci fa essere ottimisti".

Blasi è stato molto stimolato a dare risposte sul riequilibrio dei rapporti fra produttori e ministero, squilibri in parte responsabili del calo del 12% delle superfici assicurate in Italia: "Finalmente - ha detto - siamo arrivati a gestire tutta una serie di problematiche. Partendo dal 2015, oggi abbiamo pagato a livello nazionale, esclusa l'uva da vino, circa il 50%. Nei prossimi giorni si pagheranno 17-18 milioni di euro, arrivando al 60% rispetto al dovuto. E' poi partita la procedura di risoluzione delle anomalie. Siamo molto in ritardo però c'è un fatto che mi fa avere un atteggiamento positivo: oggi abbiamo già più della metà delle domande ricevute per la campagna 2016 e la percentuale di anomalie è bassissima, rispetto al 2015".

Speranzoso quindi Albano Agabiti (Asnacodi) che ha dichiarato: "Contiamo che entro il mese di gennaio sia pagato già un 60-70% del 2016, inoltre il bando 2017 è pronto e uscirà entro dicembre. Speriamo che la situazione si normalizzi entro gennaio 2018".