Nella giornata di giovedì 16 novembre è stata presentata a Ravenna dalla Cia provinciale l'annata agraria 2017, appuntamento ormai tradizionale per l'agricoltura locale, con una folta rappresentanza di personalità legate al mondo economico ravennate, a testimonianza dell'importanza del ruolo che l'agricoltura riveste ancora oggi.

A livello nazionale, complice anche un lieve ottimismo a livello generale per l'andamento dell'economia e dei suoi indicatori, l'occupazione agricola a livello nazionale ha segnato un incremento su base annua dell'1,3% con 751mila imprese agricole, ovvero il 12% dell'agricoltura italiana.
Crescono le imprese agricole condotte da giovani, giunte al 6,6% del totale, mentre a livello regionale e provinciale i dati sono in controtendenza, con un calo delle aziende agricole (-331 unità).

In provincia di Ravenna, secondo i dati della Camera di Commercio provinciale, abbiamo quasi 7.200 imprese del settore primario con 11.800 occupati. Luci e ombre per quanto riguarda l'andamento dei comparti agricoli, che risultano molto variabili. Nel 2017 la situazione della frutta estiva ha spiazzato tutti, ribaltando le previsioni primaverili che prevedevano un calo produttivo.

Piena produzione per tutte le varietà e su tutto il territorio nazionale, con conseguenti cali nei prezzi per pesche e nettarine, albicocche e susine: bene il ciliegio, così come è stato positivo l'andamento per mele e pere. Riduzioni drastiche ci sono state a livello produttivo per la frutta autunno invernale, con i kiwi che, a fronte di un calo produttivo nell’ordine del 10-15%, vedono le quotazioni crescere.
In aumento la produzione olivicola (+25%), con una qualità eccellente grazie all'assenza della mosca olearia. Calo di volume d'uva raccolta per il settore vitivinicolo (-23%), con difficoltà per buona parte della varietà.

Nel comparto cerealicolo si è rivelata tendenzialmente favorevole per rese e qualitàla produzione di cereali a paglia, mentre forti decrescite si sono avute su sorgo e mais. In crescita le quotazioni di grano duro e grano tenero, rispettivamente +16% e +22%.

Anno negativo per le colture industriali, in particolare per erba medica e barbabietola da zucchero. Risultati produttivi inferiori alla media si sono visti anche per le colture orticole, che non hanno però migliorato la situazione sotto il profilo dei prezzi. Fra i tanti temi toccati nel confronto il tema più importante emerso è sicuramente la gestione efficiente dell’acqua.

Il 2017 sarà ricordato come l’anno della siccità – sottolinea Danilo Misirocchi, presidente provinciale di Cia – e quindi l'acqua diventa una risorsa strategica all'interno del sistema agricolo. L'acqua deve essere utilizzata con responsabilità e vanno risolti tutti i problemi per evitare gli sprechi. Sono stati fatti molti passi in avanti nella gestione dell’acqua, sia nell'uso sostenibile, che nella fase di raccolta, con la creazione del Canale emiliano-romagnolo e i tanti invasi sulle nostre colline. Occorre però fare di più, perché abbiamo visto che questo non è ancora sufficiente davanti ad annate di carattere eccezionale. Per questo la burocrazia deve venirci incontro e sostenere l'iniziativa di poter creare più invasi".

Inoltre è stato affrontato il tema delle assicurazioni.
"In annate come queste anche le assicurazioni giocano un ruolo fondamentale – conclude Misirocchi – negli anni il sistema è migliorato molto, anche se ci perdiamo purtroppo a volte in lungaggine burocratiche. Un forte sblocco burocratico anche su questo versante sarebbe necessario".