Il Tar della Calabria sede di Catanzaro, lo scorso 10 novembre, pronunciandosi sui ricorsi di alcuni agricoltori, ha sospeso l'efficacia del decreto dirigenziale n.5818/17 del 5 giugno 2017 emanato dal dipartimento regionale Agricoltura, pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale il 19 giugno 2017, con il quale erano state dichiarate "non ammissibili a valutazione" 148 domande sulle "misura 4 - misura 6 - Pacchetto aggregato - Pacchetto giovani - Interventi 4.1.1 - 4.1.2 - 4.1.3 - 4.1.4 e sulla misura 4 Intervento 4.2" del Piano di sviluppo rurale 2014-2020.
Il Tar Calabria ha motivato la sospensiva ritenendo fondati i timori che le esclusioni siano dovute al malfunzionamento del sistema informatico, in merito al quale il Tar si riserva una più attenta valutazione in sede istruttoria. Inoltre, i progetti sottesi alle domande escluse - secondo il dispositivo del Tar - devono essere riammessi alla valutazione di merito. Lo rende noto la Coldiretti Calabria con una nota stampa.

Il Tar era stato già adito per la stessa selezione, e già in altri ricorsi era stato segnalato il malfunzionamento della piattaforma elettronica. E secondo il Tar "sono stati comunque accertati problemi di malfunzionamento della piattaforma elettronica che possono aver inciso sulla ricevibilità della domanda".

Su tanto il Tar ha disposto: "Ritenuto che le questioni tecniche sollevate in ricorso meritino un approfondimento istruttorio in sede di merito e che tuttavia in questa fase siano prevalenti le esigenze di tutela del ricorrente ad essere ammesso alla fase della valutazione della domanda, il Tribunale amministrativo regionale per la Calabria accoglie l'istanza cautelare e per l'effetto sospende l'efficacia del provvedimento impugnato, con obbligo di ammissione alla fase di valutazione".
 
"Si tratta di un provvedimento che di fatto ha bocciato il comportamento del dipartimento Agricoltura, ma questa volta - commenta  Pietro Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria - la recentissima ordinanza dei giudici amministrativi del 10 novembre va ancora più nel profondo. Mentre in precedenza il Tar aveva accolto con riserva i ricorsi, questa volta il dispositivo incide come una lama poiché sospende l'efficacia del provvedimento impugnato".

"Ricordiamo - prosegue Molinaro - che le questioni tecniche erano state puntualmente segnalate con Pec dai beneficiari, quale circostanza che aveva impedito il corretto completamento della domanda informatizzata. Avevamo suggerito al dipartimento di ammettere in autotutela all'istruttoria tutti i richiedenti per evidenti ragioni di equità e trasparenza convinti che la regione non può essere matrigna verso nessun cittadino".
"E' cruciale - sottolinea Molinaro - che il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, disponga che il dipartimento Agricoltura compia l'istruttoria immediata di tutte le domande di partecipazione che erano state escluse".