I prezzi del grano duro fino nazionale restano stabili a Foggia, dove il prezzo medio all'origine rilevato da Ismea il 1° novembre resta fermo rispetto al 25 ottobre 2017, quando cedeva il 2,2% sulla precedente osservazione. Stabilità confermata anche per il grano duro all'ingrosso ieri, 8 novembre,  alla Camera di commercio di Foggia dove si rilevano gli stessi prezzi della seduta del 25 ottobre.

Sul fronte dei prezzi all'origine, si segnala l'ultima rilevazione a Foggia di Ismea al 1° novembre 2017 che per il grano duro fino nazionale segnala 217,50 euro alla tonnellata di prezzo medio, stabile sul 25 ottobre a Foggia. A questo punto, la perdita sui valori del 30 agosto è del -6,46%.

A Foggia il grano duro fino nazionale all'ingrosso mercoledì 8 novembre 2017, conferma i prezzi della seduta precedente - 227 euro alla tonnellata sui valori massimi - dopo che il 4 ottobre si era assistito all'ultimo calo, il quarto successivo cedimento rispetto alle quotazioni del 30 agosto. E così - se si continua a registrare da quella data una perdita, che nei valori massimi si attesta a -5,42% - si conferma ulteriormente al tempo stesso la nuova fase di stabilità delle quotazioni all'ingrosso.

Nella seduta dell'8 novembre, la Borsa merci della Camera di commercio ha segnalato un livello di attività improntato alla calma, confermando stabilità per il grano duro fino nazionale. Il cereale all'ingrosso a Foggia è stato quotato a 222 euro la tonnellata sui valori minimi e 227 euro sui massimi, ben stabile sulle ultime quattro sedute: 25, 18, 11 e 4 ottobre.

Questi gli esiti registrati dall'Osservatorio prezzi della Borsa merci della Camera di commercio del capoluogo pugliese, stante le condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio". Si tratta di valori che permangono decisamente più bassi rispetto alle ultime tre sedute di agosto, nelle quali il cereale era stato quotato sempre a 240/235.

In questa fase permangono immutati i fattori che impediscono una ripresa dei prezzi: abbondanza di scorte nazionali ed estere, scelte ormai definite da parte dei pastifici in vista dell'obbligo di etichettature, volumi di import elevati.

A Foggia, intanto, si conferma l'affievolimento della differenza di prezzo tra il nuovo raccolto ed il vecchio. Con questi valori infatti il prezzo del grano duro fino nazionale all'ingrosso risulta aumentato solo del 19,47% se si raffronta il prezzo massimo registrato l'8 novembre con quello fissato sulla piazza di Foggia dalla Borsa merci della Camera di commercio il 7 giugno scorso: 190 euro alla tonnellata. Lo stesso differenziale aveva raggiunto il 26,31% nella seduta del 30 agosto 2017.

Invece, su base annua, il prezzo massimo all'ingrosso risulta maggiore rispetto alla quotazione del 9 novembre 2016 - 220,00 euro alla tonnellata - di appena il 2,25%.

L'ultima rilevazione di Ismea sui prezzi medi all'origine del grano duro fino nazionale sulla piazza di Foggia - 217,5 euro alla tonnellata alle condizioni di "franco magazzino - partenza" - del 1° novembre è la stessa del 25 ottobre scorso, che veniva riferita come in calo del -2,2% sulla settimana precedente. Ismea aveva rilevato però un prezzo medio il 30 agosto di 232,5 euro la tonnellata, rispetto al quale la perdita secca ora si attesta al -6,46%.