Un anno ricco di finanziamenti il 2017 per la vitivinicoltura umbra. La regione ha infatti pagato contributi per quasi 8,2 milioni di euro, che già sono stati interamente pagati dall'organismo pagatore Agea, con un'ultima parte di circa 4,4 milioni di euro, liquidata nei primi giorni di ottobre.

E' l'importo complessivo più alto dal 2009, da quando è stato istituito il Programma nazionale di sostegno del settore vino, come ha fatto presente l'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini, facendo il bilancio dell'Ocm vino per la campagna 2016-17.

Una somma di denaro, che è addirittura superiore a quella che era stata stanziata inizialmente, pari a 5,9 milioni di euro. Un risultato che è stato possibile anche grazie all'assegnazione supplementare di risorse dal Mipaaf, di cui l'Umbria ha beneficiato a seguito degli eventi sismici del 2016.

I contributi erogati hanno riguardato tutti misure strutturali per il settore. Oltre il 65%, più di 5,3 milioni di euro, sono stati destinati agli investimenti nelle cantine e in strutture per la commercializzazione del vino. Più di 1,5 milioni, oltre il 18% del totale, sono stati utilizzati per finanziare la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, mentre più di 1,3 milioni di euro, circa il 16%, sono i contributi erogati per i progetti regionali di promozione del vino su mercati esteri.

In particolare per la misura investimenti, a seguito dell'assegnazione di risorse aggiuntive, sono state finanziate tutte le novanta domande di sostegno pervenute, come ha ricordato Fernanda Cecchini.

Investimenti che hanno lo scopo di migliorare la competitività delle imprese vitivinicole, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato ma anche al fine di migliorare i risparmi energetici e trattamenti sostenibili da parte delle aziende.

Le principali tipologie di investimenti finanziate, infatti, sono state la costruzione o la ristrutturazione di impianti aziendali per la produzione, il confezionamento, lo stoccaggio e la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, l'acquisto di macchinari e attrezzature per le cantine, la realizzazione e l'allestimento di punti vendita e di sale di degustazione, l'acquisto di hardware e software per la gestione aziendale e la realizzazione di siti internet per la commercializzazione di prodotti vitivinicoli.

Nell'ambito della misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti sono state pagate 63 domande, che hanno interessato circa 156 ettari con il rinnovo varietale, la razionalizzazione dei sesti di impianto e delle forme di allevamento, per migliorare la qualità dei prodotti e razionalizzare le operazioni colturali.

Infine, nell'ambito della misura della promozione sui mercati esteri, nell'annualità 2016-2017 sono stati finanziati undici progetti presentati da aziende vitivinicole singole o in forma associata.
Progetti che hanno riguardato attività di promozione sui principali mercati extra europei come Stati Uniti, Cina, Giappone, Corea del Sud, Canada, Russia e Svizzera.

Un insieme di interventi, tra investimenti, ristrutturazioni e riconversioni varietali e promozione che ha portato a risultati positivi, soprattutto sulle esportazioni che hanno mostrato un aumento di oltre l'11% rispetto al 2015, un dato superiore alla crescita media dell'export del vino a livello nazionale che nello stesso periodo è stato del 4,3%.

E per il 2018, ha annunciato in conclusione l'assessore, le risorse finanziarie per l'Ocm vino sono già disponibili e nelle prossime settimane la Giunta regionale deciderà come ripartirle tra le varie misure. Quindi saranno aperti i bandi.