Il Consorzio vino Chianti nel suo novantesimo anniversario, vola negli Stati Uniti per promuovere e tutelare i suoi vini all'interno della manifestazione Simply italian great wines, con due eventi, uno a Chicago e uno a San Francisco.

A Chicago, il 23 ottobre è prevista una degustazione di sette riserve di annata 2013, ognuna proveniente da una delle sette sottozone di produzione della Docg. Un assaggio di tipo comparativo, che come spiega il consorzio, ha come obiettivo quello di risaltare la ricchezza enologica di un territorio eterogeneo.

A San Francisco invece, il 25 ottobre, la degustazione avrà come tema il vitigno principe del Chianti, il Sangiovese, con l'assaggio di 9 vini riserva di annate diverse dal 2004 al 2014 per far conoscere il potenziale di questa varietà a livello di invecchiamento.

Le degustazioni saranno condotte rispettivamente Tom Hyland e Tim Gaiser, riconosciuti Wine Educator americani coordinati da Luca A. Alves Franco, in veste di 'ambasciatore' del Chianti.

In entrambi gli appuntamenti saranno presenti due banconi istituzionali dove il pubblico potrà conoscere e degustare oltre 50 etichette a marchio Chianti in proposta tra le 27 aziende partecipanti all'iniziativa.

Un viaggio che si inserisce in un momento di forte preoccupazione per le esportazioni del vino italiano che vede in questo periodo una crescita inferiore alla media, al contrario del vino francese.

Per Giovanni Busi, il presidente del Consorzio vino Chianti, l'Italia deve imparare a fare rete, presentare i suoi prodotti in modo diverso, superando i campanilismi che rischiano di portare a una perdita di competitività.

"Non possiamo permetterci di continuare a perdere terreno nei confronti dei nostri diretti competitor – ha affermato Busi – che oggi sfruttano la nostra incapacità di lavorare insieme per presentarci uniti in mercati in grado di accogliere la nostra domanda e il valore del nostro prodotto".

Per Busi a livello nazionale stiamo pagando anche i forti ritardi sui finanziamenti della Ocm vino, uno strumento fondamentale per tutto il settore, che il ritardo che si sta accumulando non permette di sviluppare strategie promozionali nel breve e nel medio periodo, con un danno soprattutto per le piccole e medie imprese.

Un tema quello del peso e del freno della burocrazia già evidenziato dal Consorzio, anche nella recente lettera inviata al ministro Martina.

Riguardo alla promozione e alla tutela dei prodotti a denominazione di origine, Busi si è detto soddisfatto della 'Dichiarazione di Bergamo' che ha messo tra i temi in evidenza anche il rafforzamento della tutela di produttori e consumatori dalla contraffazione.

Infine in occasione del viaggio, che toccherà anche la California, un pensiero è andato ai produttori di Sonoma e Napa alle prese con i devastanti incendi che stanno distruggendo cantine e vigneti, a cui il Consorzio esprime e esprimerà tutta la sua solidarietà e vicinanza.