Un'invasione biblica della 'cimice marmorata asiatica' sta distruggendo i raccolti nei frutteti, negli orti ma anche le grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord Italia.

E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti con l’arrivo in Italia di un parassita cinese, con il nome scientifico di Halyomorpha halys, favorito da un autunno particolarmente caldo con la moltiplicazione degli esemplari che non hanno in Italia antagonisti naturali.

Il comparto ortofrutticolo nazionale, a causa dell’insetto, ha registrato nelle aziende colpite gravi perdite.

"La diffusione della cimice – sostiene la Coldiretti - è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché si tratta di un insetto particolarmente prolifico con il deposito delle uova almeno due volte all'anno con 300-400 esemplari alla volta".

Quest’anno la situazione è drammatica soprattutto nel nord est, tra Friuli e Veneto, anche se non mancano riscontri in altre regioni, dalla Lombardia all’Emilia fino al Piemonte.

"La ricerca in laboratorio e in campo è impegnata – conclude la Coldiretti - nell’affrontare la lotta alla cimice asiatica allo stadio primordiale agendo sul suo metabolismo per arginare la problematica prima che le cimici si sviluppino sulle varie colture".