Una nuova vita per l'area industriale dell'ex Ilva di Follonica, in provincia di Grosseto. La fabbrica dismessa, in particolare lo stabilimento della Fonderia 1, diventerà infatti un centro dedicato ai beni culturali, alla cosiddetta blue economy, il sistema economico che punta all'obbiettivo di emissioni 0 e all'agroalimentare.

Protagonista di questa trasformazione la Scuola Normale Superiore di Pisa, che in questi giorni ha firmato l'intesa con il Comune di Follonica e la Regione Toscana.

Un progetto su cui la regione ha investito già 350mila euro che si vanno ad aggiungere ai quasi 25 milioni che negli anni, dalla chiusura dello stabilimento negli anni '60, sono stati spesi per riqualificare l'area.

Ora la Scuola Normale allestirà aule e sale multimediali per realizzare le prime iniziative, che proseguiranno, da programma, per i prossimi cinque anni.

E tra le iniziative previste ci sarà anche la ricerca per lo sviluppo agricolo, fondamentale nel contesto di questo territorio che come ha ricordato il governatore della Toscana Enrico Rossi ha la sua vocazione nell'agricoltura e nell'agroalimentare.

Strategico per Rossi è potenziare le produzioni di qualità, mirando alle esportazioni, ma anche alla sostenibilità ambientale ed economica, per cui sarà fondamentale investire prima di tutto sull'acqua.

Un tema quello dell'acqua che si è fatto sentire soprattutto in questa zona della Toscana, la Maremma, che già ad aprile lamentava gli effetti della siccità.

Intanto secondo il sindaco di Follonica Andrea Benini, l'accordo con la Scuola Normale segna un primo passo, una rinascita e un punto di partenza. E noi ne seguiremo l'evoluzione.