Firmata al G7 la "dichiarazione di Bergamo", che fissa i cardini per la lotta alle contraffazioni a livello internazionale.

Ma Russia e Usa fanno la guerra ai prodotti italiani, Parmigiano Reggiano in testa.

Note positive per l'export agroalimentare, dove si affermano le destinazioni verso i mercati extra comunitari. Il primato italiano è però insidiato dai successi francesi.

Per combattere la Xylella si propongono vigneti al posto degli ulivi. Ma gli aiuti previsti svaniscono nel nulla.

Dalle mele un integratore che promette di azzerare i problemi del colesterolo alto. Si sa, "una mela al giorno..."

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sulle pagine dei giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio nelle righe che seguono.


Tutti al G7 agricolo

Tutela internazionale delle produzioni a denominazione d'origine, difesa del reddito degli agricoltori, riforma della politica agricola comunitaria, innovazione e lotta allo spreco. Sono alcuni degli argomenti al centro del dibattito nell'ambito del G7 agricolo che si svolge in questi giorni a Bergamo.

Molti i giornali che hanno dato spazio a questi incontri, a iniziare da “L'Eco di Bergamo” dell'8 ottobre che ha portato l'attenzione sulle richieste del mondo agricolo per una rimodulazione delle risorse messe a disposizione dalla Pac. Nello stesso giorno “La Stampa” anticipa le difficoltà che incontra il tema della difesa dei marchi d'origine e la distanza di vedute sull'applicazione dei dazi, tema assai sensibile per le importazioni agevolate di riso.

Sul fronte della tutela delle tipicità arriva una prima apertura che porta alla stesura della "dichiarazione di Bergamo", della quale riferisce “Italia Oggi” dell'11 ottobre. In pratica si vuole mettere la tutela delle indicazioni geografiche nell'agenda politica di ogni paese.

Ma il G7 ha ambizioni più alte, come la definizione di strategie di lotta alla fame attraverso l'innovazione e la lotta allo spreco, argomenti ripresi da “Avvenire” dell'11 ottobre.
Meno sprechi e più tutele per gli agricoltori sono anche al centro dell'intervista al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che “Il Giorno” del 12 ottobre ha raccolto a margine degli incontri del G7.


I "cloni"

In tema di tutela delle produzioni tipiche, preoccupa la notizia riportata da “Il Sole 24 Ore” del 7 ottobre a proposito della minaccia statunitense di autorizzare i "cloni" del Parmigiano Reggiano e del Prosecco.
Situazione che rischia di replicarsi in Russia, afferma “Libero” dell'8 ottobre, con il via libera a formaggi a imitazione del Parmigiano Reggiano.


Export, attenti alla Francia

A dispetto della spietata concorrenza delle produzioni che tentano di imitare prodotti italiani, il nostro export agroalimentare continua a macinare successi e una ricerca di Nomisma, riportata da “Il Centro” dell'11 ottobre, conferma i buoni risultati sui mercati extraeuropei, che oggi rappresentano il 36% del totale.

Ma bisogna fare i conti con concorrenti agguerriti, come nel caso della Francia che sta insidiando il primato italiano dell'export di vino negli Usa. Se ne parla l'11 ottobre su “Il Sole 24 Ore”.

Restiamo in Francia con “Italia Oggi” che si occupa della produzione francese di vino, crollata del 19% a causa delle gelate primaverili.


Sconfitto il cinipide

Sul mercato interno c'è attenzione per i primi passi della nuova stagione di raccolta delle castagne.
In Toscana, scrive “La Nazione” dell'8 ottobre, la produzione è in calo, ma la qualità è assicurata.
Si parla di castagne su “La Stampa” del 10 ottobre, che analizza la situazione nel viterbese attraverso le esperienze di un castanicoltore, preoccupato della concorrenza del prodotto importato.

In compenso il mondo delle castagne festeggia la vittoria nella lotta al cinipide, il Dryocosmus kuriphilus, contro il quale è stato scatenato un altro insetto, il Torymus sinensis. Il risultato, si apprende sempre da “La Stampa”, è stato eccellente.
 

Xylella e cimici

A proposito di emergenze fitoiatriche, nel Salento gli agricoltori alle prese con la Xylella chiedono di cambiare rotta e piantare vigne al posto degli ulivi.
Una soluzione, scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 10 ottobre, che nelle intenzioni vorrebbe dare scacco matto alla Xylella, ma assomiglia molto, però, a una resa incondizionata a questa patologia.

Ma la strada dei vigneti al posto degli uliveti è contrastata dalla scomparsa degli aiuti supplementari destinati agli impianti viticoli nelle zone colpite da Xylella. Anche questa notizia la si apprende nello stesso giorno dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”.

In Friuli ci si interroga su come fronteggiare l'invasione di cimici asiatiche che ha procurato forti danni ai frutteti e alle coltivazioni di soia. Il “Messaggero Veneto” del 12 ottobre ripercorre le tappe delle misure di contrasto prese sino ad ora, che però non sono valse a risolvere il problema.


Mele e colesterolo

Non mancano notizie curiose e fra queste merita un cenno la produzione di zucchero grezzo che Coprob presenterà a Fico, il salone dell'agroalimentare italiano che aprirà i battenti a Bologna il prossimo 15 novembre. Alcune anticipazioni si possono leggere su “QN” del 9 ottobre.

Sul “Corriere del Mezzogiorno” si parla della mela annurca, che esce dal limbo delle varietà meno diffuse nel quale era relegata, per essere utilizzata nella produzione di un integratore che promette una buona riduzione del colesterolo.

C'è anche una ricerca giapponese che dice come prevenire la demenza senile. In questo caso la cura è affidata a pompelmi e aranci e la racconta “Il Gazzettino” del 12 ottobre.
 

Uova false e pecore vere

Sul settimanale “Io Donna” in edicola il 7 ottobre si torna a parlare dell'uovo vegano, che non ha nulla a che vedere con galline e allevamenti. Ma proprio per questo non si dovrebbe chiamare uovo.

Infine una foto-notizia pubblicata da “La Stampa” dell'11 ottobre. Si vede una marea di pecore invadere le strade della francese Lione per protestare contro gli attacchi dei lupi alle greggi. Un problema a quanto pare che non riguarda solo gli allevamenti italiani.

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