In Calabria ci sono sempre più giovani che intraprendono attività agricole o comunque collegate alla trasformazione dei prodotti primari del territorio e si tratta di una realtà che si è rimessa in moto negli ultimi mesi.

A dirlo sono i dati resi noti da Unioncamere - InfoCamere, presentati con il report sulle dinamiche delle imprese agroalimentari nei primi sei mesi del 2017 confrontate con lo stesso periodo del 2016. 
La Calabria - in valore assoluto - ha 3688 imprese agroalimentari condotte da giovani under 35,  e si colloca, con il 10,5% (la media nazionale è del 6,8%) al secondo posto tra le venti regioni per l'incidenza di giovani imprenditori sul totale delle imprese agroalimentari segnando un +4,6% nella variazione tra il primo semestre 2017 e lo stesso periodo del 2016.

Eppure Coldiretti Calabria lamenta che questo pur lusinghiero risultato avrebbe potuto essere migliore, se il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 avesse già speso i soldi delle misure del 'Pacchetto giovani'.
Denari che, secondo Regione Calabria, non sono in ritardo e che hanno già prodotto l’effetto di incentivare i giovani ad investire, con la presenza del bando aperto per molti mesi, e che presto arriveranno nelle tasche dei legittimi beneficiari.

Il Psr Calabria ha come obiettivo quello di creare 950 nuove imprese agricole con un capoazienda under 40.
 

I dati Unioncamere - InfoCamere

La Calabria, che ha nel primo semestre del 2017 ben 3688 imprese agroalimentari condotte da giovani under 35 e che colleziona un robusto + 4,6% sullo stesso periodo del 2016, presenta un’articolazione territoriale di questo dato che lascia intendere chiaramente quale sia la portata del processo in atto.

Nel panorama regionale per le singole province, a Catanzaro 510 imprese under 35 con un'incidenza del 10,2% e un +1,6 di variazione tra i semestri; a Cosenza 1184 imprese, 9,1% sul totale è +5,3% di variazione; a Crotone 652 imprese, 12,9 sul totale e +4,3 di variazione; a Reggio Calabria 1.039 imprese, 11,5% sul totale e +4,2% di variazione e infine a Vibo Valentia 303 imprese, 10% sul totale e +9,4 di variazione.
 

Coldiretti: ritardi nel Psr penalizzano del 60% i giovani calabresi

Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, commenta: "E’ evidente, la terra ed i suoi prodotti, le nuove opportunità offerte anche dall'agricoltura multifunzionale coniugando le specifiche caratteristiche del tessuto produttivo calabrese, attirano sempre di più i giovani e danno ulteriore slancio al settore primario. Una crescita sicuramente vivace che i giovani hanno imboccato attraverso una capacità di autodeterminazione che sta pian piano erodendo quello che era uno dei mali antichi della nostra agricoltura e cioè il mancato ricambio generazionale".
 
"In una Regione - prosegue Molinaro – dove c'è la più alta disoccupazione giovanile d'Europa, è davvero imperdonabile e paradossale che la Regione Calabria, vista anche questa fase positiva per l'agroalimentare, ad oggi non sia riuscita a spendere nemmeno un centesimo nei confronti dei giovani che conducono un'azienda agricola o che si vogliono insediare".

In Calabria sono ben 2200 le domande pervenute all’assessorato Agricoltura sul Pacchetto giovani del Psr 2014-2020.
 
"E su tali istanze ci sono enormi ritardi. I ritardi del Psr – sottolinea Molinaro – hanno penalizzato del 60% la conduzione degli under 35 nelle aziende agricole ed agroalimentari calabresi. Infatti nelle regioni dove le politiche per i giovani sono una realtà, come ad esempio Basilicata e Sardegna, la variazione tra il 2016 e il 2017 è stata rispettivamente di +39,2% e +43,1%. Abbiamo una potenzialità notevole - conclude – e quindi il dovere di non togliere la speranza, ma offrire ai giovani queste occasioni importanti di riscatto".
 

L’assessorato Agricoltura: giovani strategici

Mauro D’Acrì, consigliere delegato per l’Agricoltura del presidente e assessore all'agricoltura della Regione Calabria, risponde: "Intanto vorrei rassicurare tutti sul fatto che per la Regione Calabria l’investimento sui giovani è strategico, e visto l’aumento delle imprese giovani nel primo semestre 2017 ciò è anche dovuto all’annuncio della disponibilità di questa amministrazione che, lo voglio ricordare, solo sul bando del Pacchetto giovani – lanciato il 28 giugno 2016 e successivamente più volte prorogato per consentire un’ampia partecipazione - ha appostato risorse per ben 74 milioni di euro".
 
Quanto ai ritardi lamentati da Molinaro, D’Acrì taglia corto: "Si stanno espletando le normali pratiche istruttorie sulle domande pervenute, il Psr Calabria pagherà presto chi ha investito per primo insediamento e miglioramenti aziendali e certificherà la spesa anche sul Pacchetto giovani entro il prossimo inverno, così anche da innalzarne il livello qualitativo, vista la necessità, nei mesi scorsi, di dover dare corso innanzitutto alle misure a capo e a superficie, che per la Ue sono obbligatorie e che rappresentato una forma di reddito accessorio per gli agricoltori".