Si è tenuto a Shanghai, in Cina, dal 22 al 24 settembre il Wine&Dine Festival, importante rassegna fieristica b2c per l'agroalimentare nel grande paese asiatico. Protagonista il Padiglione Italia, organizzato per il terzo anno consecutivo da Vinitaly International, con la presenza di alcuni fra i più prestigiosi marchi dell'agroalimentare italiano, oltre ai principali importatori di vino e i migliori ristoranti italiani della metropoli cinese. Tutti con l'obiettivo di promuovere la produzione e la cultura enogastronomica italiana.
 
"La partecipazione a questa fiera conclude un mese particolarmente intenso per Veronafiere sul fronte della promozione del vino in quello che si avvia a diventare il più importante mercato asiatico per l'enologia nazionale - spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - tra le iniziative di punta di questa lunga missione ci sono i primi corsi di certificazione della Vinitaly International Academy a Pechino e Shanghai per la formazione di una rete esperta di ambasciatori del vino italiano. Si tratta di alcune attività che fanno parte dell'ampio progetto strategico di promozione che, come Fiera di Verona, stiamo realizzando per il made in Italy in Cina, in collaborazione con Mise e Ice, che si concretizzerà entro fine anno, con una serie di accordi anche per settori diversi dal vino".

Il mercato del vino è in forte evoluzione, la Cina è il secondo importatore mondiale dopo gli Stati Uniti, anche se il consumo pro capite è ancora molto basso ed è in particolare concentrato nelle grandi città. Questo significa che le potenzialità di crescita sono ancora enormi e il trend delle importazioni degli ultimi anni lo dimostra. L'Italia è ancora indietro nella classifica delle quote di mercato, in quinta posizione dietro a Francia, Australia, Cile e Spagna. Nei primi sette mesi del 2017 il valore dell'export made in Italy è cresciuto del 29% e questo fa ben sperare in futuro.