I contratti di filiera avviati definitivamente dal ministero per le Politiche agricole con la circolare applicativa dell'8 agosto 2017 avranno un cuore che batte al Sud.
E' quanto emerso dal seminario tecnico di Agrocepi tenutosi ieri, 19 settembre 2017, nella sede operativa di Battipaglia (Salerno) dove, alla presenza di un pubblico qualificato e rappresentativo, sono state lanciate le idee-progetto di cinque contratti con grande capacità di aggregare imprese agricole e di altri settori in filiera: ortofrutta, Suino nero italiano, Latte vaccino della filiera del Caciocavallo silano Dop, Latte di bufala della filiera della Mozzarella di Bufala campana Dop e Oli extravergine di oliva Dop del Sud.

I contratti di filiera hanno una dote di ben 200 milioni di euro in contributi a fondo perduto in conto capitale più 50 milioni in conto interessi per consentire ai beneficiari di ottenere mutui al tasso agevolato dello 0,5% e favoriscono effettivamente l'aggregazione delle Pmi agricole del Mezzogiorno, alle quali va la più alta intensità di aiuto pubblico, che per gli investimenti agricoli raggiunge il 40% solo considerando il contributo in conto capitale.

Tra i partecipanti all'incontro,  moderato dal presidente nazionale di Agrocepi Corrado Martinangelo, si segnalano i presidenti del Consorzio di tutela olio extravergine di oliva Colline Salernitane Dop Gerardo Alfani, di Italia Ortofrutta Gennaro Velardo e di Unaproa Antonio Schiavelli, oltre ad importanti gruppi imprenditoriali impegnati nella filiera latte ed uomini delle organizzazioni agricole e degli assessorati all'Agricoltura delle regioni.

Nei giorni scorsi Francesco Cicalese, responsabile agroenergie di Agrocepi ed amministratore della General Contract, la società di progettazione che ospita la sede Agrocepi di Battipaglia e che ne affianca l'attività di animazione territoriale, aveva avvertito: "stiamo riscontrando un interesse crescente verso i contratti di filiera che sono destinati ad aumentare la competitività delle imprese agricole e zootecniche meridionali e crediamo sia il momento per puntarci, occorre fare presto perché dal 27 novembre 2017 sarà possibile presentare i progetti al Mipaaf".
 
"Agrocepi sta già lavorando con tutte le organizzazioni professionali agricole che si sono rese disponibili e l'elemento di riflessione emerso oggi è che a questo punto il risultato da raggiungere è solo quello di sostenere i contratti di filiera, con particolare attenzione al Sud che è potenzialmente destinatario dell'80% delle risorse pubbliche. Pertanto non siamo in cerca di primogeniture e confidiamo nella partecipazione di tutti gli attori e di tutte le organizzazioni in un clima di confronto sereno, dove vengano allo scoperto proposte operative" dichiara ad AgroNotizie Corrado Martinangelo.

"Il passo successivo sarà la convocazione dei tavoli tematici - aggiunge - uno per filiera, dove verranno messi a punto i progetti di massima dei contratti di filiera da presentare al Mipaaf entro il 27 novembre prossimo".

"Tre contratti su cinque riguardano la zootecnia e uno è interamente dedicato alla zootecnia meridionale delle aree interne, che vede schierate nella filiera del Caciocavallo Silano Dop imprese dalla Calabria al Molise, passando per Basilicata, Campania e Puglia, senza mai lasciare l'Appennino meridionale" afferma Martinangelo.
Decisivo è il ruolo del Sud nel contratto per la filiera della Mozzarella di Bufala Dop, che vede coinvolte Campania, Puglia, MoliseLazio.
Il contratto per il Suino nero italiano prevede la partecipazione di tutte le regioni del Sud e della Toscana.

Un forte coinvolgimento delle imprese zootecniche del Sud nei contratti di filiera era stato l'auspicio del ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina pubblicamente espresso a Caserta lo scorso 22 febbraio, in occasione dell'incontro voluto da Confagricoltura sul destino del comparto nel Mezzogiorno d'Italia e, almeno per ora, questa sembra essere stata la direzione presa.

Altra filiera tutta meridionale sarà quella che metterà insieme gli oli extravergine di olive del Mezzogiorno a Dop, mentre il contratto di filiera dell'ortofrutta punta a sviluppare un'intensa collaborazione tra tutte le regioni del Mezzogiorno con Sardegna, Veneto e Lazio.