Record delle esportazioni di prodotti agricoli pugliesi che nel primo semestre del 2017 segnano un +9% secondo i dati Istat diffusi dall'assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Mazzarano. 

"Numeri stellari dell'ortofrutta pugliese che già nel 2016 - commenta il presidente della Coldiretti Puglia Gianni Cantele - aveva sfondato la soglia dei 750 milioni di euro di prodotto esportato sui mercati internazionali, che in termini di aree geografiche riservano non poche sorprese.
Oltre agli stimati 230 milioni di export ortofrutticolo verso la Germania, la Puglia si è imposta in Tunisia, Francia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, oltre a Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania, Grecia"
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Cantele inoltre ricorda: "La Puglia secondo Ismea è prima in Italia per aziende ortive in piena area, seconda dietro la Sicilia per frutteti, terza per i legumi. In particolare ha numeri da record su pesche, uva da tavola e agrumi per quanto riguarda la frutta, mentre nelle produzioni ortive su lattughe, fave, carciofi e pomodori da industria".

Il comparto ortofrutticolo in Puglia interessa il 16% circa della superficie ortofrutticola nazionale. L'analisi dei dati porta a considerare - continua la Coldiretti regionale - quanto il comparto ortofrutticolo si sia specializzato e ciò è dimostrato dal calo del numero di imprese di quasi 700 unità, a cui corrisponde viceversa l'aumento del numero di addetti, addirittura in controtendenza rispetto al dato nazionale. Le produzioni nella maggior parte dei casi sono caratterizzate da un'accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabile, che non può permettersi di sostituire la mano dell'uomo con le macchine.

"L'olio è il terzo prodotto pugliese più esportato - continua il direttore della Coldiretti Puglia Angelo Corsetti - per un valore di circa 106 milioni di euro, quasi il 9% dell'export di olio dall'Italia. Trend in continua crescita per il vino. Grande exploit della Puglia dei rossi, degli spumanti e dei vini rosati che in tre anni registrano un balzo record del +122% (fonte Uiv), rappresentando il 40% della produzione nazionale con oltre 1 milione di bottiglie l'anno".

Per la prossima campagna olearia ormai alle porte, il rischio è che la penuria di olio pugliese - denuncia la Coldiretti Puglia - dovuta a siccità e Xylella fastidiosa, faccia crescere ulteriormente le importazioni di olio dall'estero, con la speculare perdita di quote di mercato per l'export del prodotto italiano.