"La Puglia deve chiudere il ciclo dell'acqua per impedire impoverimento e inutilizzabilità del suolo: lo facciamo puntando sulle innovazioni".
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto a Bari ieri, 14 settembre 2017, durante il seminario di studi "L'emergenza idrica tra cambiamenti climatici, fabbisogni irrigui emergenti ed innovazione delle infrastrutture", tenutosi nel quadro delle manifestazioni della Fiera del Levante.

Regione Puglia e Aquedotto Pugliese stanno attuando un programma innovativo per bloccare la dispersione di acqua e puntare sul riutilizzo delle acque reflue.
"Quest'anno –  si legge in una nota ufficiale di Regione Puglia - sono stati risparmiati 60 milioni di metri cubi di acqua: interventi strutturali e tecnologie cominciano a dare i frutti sperati nella lotta all'emergenza idrica, provocata soprattutto dai cambiamenti climatici".

Una bella cifra, visto che sono 143,9 i milioni di metri cubi d'acqua all’anno presi da Acquedotto Pugliese solo dal bacino del fiume Sele

Il lavoro della Regione Puglia va nella direzione del riutilizzo delle acque in tutti i settori: agricoltura, industria, usi civili, come ha ricordato ieri l'assessore ai Lavori pubblici, Anna Maria Curcuruto: "Sono nove gli impianti di affinamento realizzati, quattro solo negli ultimi anni. Possiamo riutilizzare l'acqua anche per gli usi civili: lo abbiamo sperimentato con il bando 'Riuso delle acque reflue affinate' e abbiamo già finanziato delle opere con 29 milioni di euro di fondi POR e 21 milioni dei Patti per la Puglia".

"Con alcuni comuni – ha concluso la Curcuruto – abbiamo dato il via a progetti di sperimentazione per la potabilizzazione delle acque. Stiamo pensando anche ad alcuni progetti di desalinizzazione e di produzione di energia: siamo aperti all'innovazione scientifica e alla ricerca”.

E subito arriva la prima reazione.
Rosario Rago, presidente di Confagricoltura Campania, ha commentato: "E' una buona notizia e non solo per i pugliesi, è il segnale forte che indica come siano ormai maturi i tempi per una rinegoziazione delle concessioni di captazione delle acque in favore di Acquedotto Pugliese, che, lo ricordiamo, vende l'acqua potabile presa in Campania ai Consorzi di bonifica e irrigazione della Puglia”.