E' stata attuata la fusione tra il Consorzio agrario di Pisa e il Consorzio agrario del Tirreno, quest'ultimo a sua volta nato nel 2015 dall'unione tra quello della Maremma toscana e quello di Viterbo.

I soci del Consorzio agrario di Pisa, durante l'assemblea generale di fine luglio, hanno approvato la proposta di fusione per incorporazione nel Consorzio agrario del Tirreno, che quindi mantiene il nome e lo estenderà anche alle zone coperte dalla società cooperativa pisana.

Una società quella pisana, che è operativa anche su Lucca, Massa-Carrara e Pistoia, mentre il Consorzio del Tirreno è attivo a Grosseto, Livorno, Viterbo, Roma e Rieti.

Il nuovo Consorzio così allargato può contare su un totale di 57 agenzie operanti sul territorio con un fatturato stimato di circa 100 milioni di euro.

Fabrizio Filippi, presidente del Consorzio agrario di Pisa, ha commentato l'evento parlando di una svolta epocale, e aggiungendo che l'obbiettivo è continuare a ridurre i costi di produzione e soprattutto orientare e qualificare i prodotti per garantire la massima qualità ai consumatori.

La fusione infatti avrà come effetti la riduzione dei costi fissi di struttura e degli oneri finanziari, il consolidamento e lo sviluppo aziendale e il rafforzamento del rapporto mutualistico con i soci.

Anche Massimo Neri, presidente del Consorzio del Tirreno, ha espresso grande soddisfazione per il passaggio realizzato che dovrà riuscire a dare agli agricoltori soci una nuova più grande ed efficiente struttura a tutela dei loro interessi.

Ad esprimere soddisfazione sono stati anche i vertici di Coldiretti Toscana che vedono nell'operazione un passo avanti nel senso della tutela delle imprese agricole che hanno nei consorzi agrari degli alleati che offrono servizi di supporto fortemente legati al territorio come ha detto Tulio Marcelli, presidente della associazione di categoria regionale.