Pier Luigi Caria, assessore all’Agricoltura e alla riforma agro pastorale della Regione Autonoma di Sardegna si siede oggi, 28 luglio 2017, al tavolo di crisi del settore agricolo sardo con un primo risultato: la Sardegna riesce a sbloccare circa 50 milioni di euro di pagamenti agricoli sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 nelle prossime settimane.

Al tempo stesso la Sardegna è in pista per il riconoscimento dello stato di calamità con la possibilità, per le aziende agricole, di beneficiare degli interventi del Fondo di solidarietà anche sulle produzioni agricole non assicurate da polizze incentivate e colpite nel 2017 dalle eccezionali avversità atmosferiche dovute a neve, gelate e siccità.

Inoltre, la Sardegna si candida alle anticipazioni previste per il mese di ottobre per i premi del primo pilastro della Politica agricola comune e del Psr.

Questo il frutto della due giorni romana dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha incontrato lo staff del gabinetto del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, i tecnici del ministero e i vertici dell’Agea, guidati dal direttore generale, Gabriele Papa Pagliardini.

In un ultimo incontro in Agea con il direttore generale di Argea Sardegna Gianni Ibba, Caria ha guidato una delegazione composta dalle associazioni di categoria agricole della Sardegna. Al centro dei lavori tutte le criticità legate agli applicativi informatici, al refresh delle ortofoto delle terre agricole, alle anomalie su determinati bandi.


Pagamenti Psr 2014-2020

Secondo quanto riferisce una nota di Regione Sardegna, la società Rti Almaviva, componente privata che con Agea gestisce la società Sistema informativo nazionale per lo sviluppo in agricoltura, ha reso noto che fra il primo e il 3 agosto saranno firmati i decreti per il saldo, salvo anomalie riscontrate nelle singole pratiche, di 10.282 domande presentate per la misura 14 sul Benessere degli animali sull’annualità 2016. L’importo complessivo di tale intervento è di circa 30 milioni di euro. La procedura di saldo automatizzato prenderà in esame sia le domande pagate in anticipo, sia quelle non ancora pagate. Il 23 agosto si procederà invece alle istruttorie di verifica sulle eventuali situazioni anomale.

Sempre secondo Regione Sardegna, Rti Almaviva sostiene che il 3 agosto si firmeranno anche i decreti per la liquidazione della misura 13, dedicata all’Indennità compensativa a favore delle aziende ubicate in zone svantaggiate o montane della Sardegna, dell’annualità 2016. Saranno perciò pagate 18.762 pratiche per un importo complessivo di circa 19,5 milioni di euro. Anche in questo caso saranno prese in esame sia le domande pagate in anticipo, sia quelle non pagate. Le istruttorie di verifica sulle pratiche anomale saranno aperte il 23 agosto.

Sarà necessario invece attendere il 24 agosto per la misura 11, sui pagamenti dell’Agricoltura biologica, e l’inizio dell’autunno per la misura 10, su Difesa del suolo e Produzione integrata.
 

Calamità naturali e Dl Mezzogiorno: la Sardegna c’è

La Sardegna è tra le regioni inserite nel maxiemendamento al Decreto legge Mezzogiorno. Tale forma di eleggibilità consentirà, una volta dichiarato dal Mipaaf lo stato di calamità naturale, la possibilità per le aziende agricole e zootecniche sarde colpite dalla neve, dal gelo e dalla siccità del 2017 di vedere indennizzate le produzioni non assicurate dalle polizze incentivate, in deroga alla normativa vigente e sulla scia di quanto già deciso per le aree del centro Italia colpite dal terremoto del 2016.
 

Anticipazioni premi Pac e Psr

Sempre dall’incontro con il Mipaaf, è emerso che il governo nazionale è sulla buona strada nelle interlocuzioni con la Commissione europea sulla richiesta di un incremento delle anticipazioni, di circa 700 milioni di euro, per i pagamenti da effettuare entro ottobre.

La richiesta è stata inoltrata a Bruxelles, che dovrebbe rispondere nel giro di poche settimane. Il provvedimento ha l’obiettivo di dare una maggiore liquidità finanziaria alle imprese agricole colpite dalla siccità. La richiesta del Mipaaf prevede quindi un'anticipazione che arrivi al 70% dei premi Pac e fino all’85% di quelli Psr.