Arrivano dal Patto per la Sardegna i 30 milioni di euro per 21 interventi nel settore irriguo agricolo che si dovranno spendere entro i prossimi 24 mesi. E'questo il programma di azioni varato dalla Giunta della Regione autonoma della Sardegna su proposta dell'assessore regionale all'Agricoltura, Pier Luigi Caria, che punta a rendere più efficiente l'uso dell'acqua nelle campagne isolane.

Con i suoi 12.345 chilometri di rete irrigua che attraversano i diversi territori dell'isola, l'agricoltura sarda opera in irriguo su una superficie attrezzata di 175.385 ettari, e molti sono gli interventi di integrazione e completamento delle opere che da anni attendono di essere portati a termine.  Le risorse, che saranno destinate ai diversi Consorzi di bonifica della regione, provengono dal Fondo per lo sviluppo e la coesione e sono frutto della riprogrammazione prevista dal Patto per la Sardegna.

"Si tratta di investimenti importanti, attesi da molti anni, e che dovranno essere effettuati al massimo entro i prossimi 24 mesi su progetti già cantierabili. Far partire queste risorse in un momento così difficile per la nostra agricoltura, colpita da una condizione di siccità fra le peggiori degli ultimi decenni, ha un valore ancora più forte e dimostra che la Giunta e l'assessorato hanno a cuore il futuro del comparto" ha detto Caria presentando la delibera approvata recentemente in Giunta.
 
"Le proposte di investimento contenute nel nostro programma - ha proseguito l'assessore - sono state definite dopo numerosi incontri con i rappresentanti dei Consorzi di bonifica e tenendo conto delle audizioni con l'Autorità di bacino. Tali interlocuzioni infatti ci hanno permesso di individuare le opere necessarie e prioritarie in riferimento alle peculiarità e alle criticità territoriali di ciascun comprensorio.
Gli interventi permetteranno di manutenere le reti irrigue, riducendo quindi le perdite e gli sprechi della risorsa idrica, e di creare condotte per nuovi approvvigionamenti e per la miscelazione con le acque reflue depurate"
.
"Con un sistema più efficiente - ha concluso l'esponente dell'esecutivo Pigliaru - si abbasseranno i costi per le aziende, permettendo agli agricoltori di pagare tutti e di meno".
 

Le azioni finanziate

I 30 milioni di euro saranno destinati a progetti di manutenzione straordinaria e razionalizzazione degli schemi irrigui esistenti a servizio dell'agricoltura, ma anche per il miglioramento dell'efficienza energetica, della funzionalità degli impianti di sollevamento e per l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili.

Saranno inoltre finanziate nuove reti irrigue per eliminare l'uso dei pozzi in aree a rischio di salinizzazione. I nuovi investimenti dedicati alla manutenzione straordinaria delle reti e alla nuova infrastrutturazione irrigua devono prevedere all'interno del progetto l'installazione dei contatori d'acqua - sia in uscita dalle opere di captazione che sulle manichette - così da permettere un monitoraggio costante dei consumi e delle possibili perdite lungo le condotte.
 

Le risorse ai Consorzi di bonifica

Con un progetto finanziato, il Consorzio di bonifica del Basso Sulcis avrà 1,1 milioni, così come l'ente irriguo del Cixerri con tre progetti approvati.
Alla Gallura, con un progetto, andranno 5 milioni e 350mila euro, mentre per i tre interventi nel Nord Sardegna ci sono 1 milione e 750mila euro.
Alle cinque opere del Consorzio di bonifica della Nurra vanno 4 milioni 740mila euro e a una dell'Ogliastra 1 milione 60mila euro.
 
Altri 6,6 milioni per i due progetti del Consorzio di bonifica di Oristano, mentre a quello della Sardegna centrale, sempre con due progetti, vanno 2,9 milioni.
Infine, all'ente irriguo della Sardegna meridionale vanno 5,4 milioni per tre interventi.