La Regione Emilia Romagna ha presentato la missione che farà in Cina, dal 20 al 26 novembre prossimi, in occasione della seconda edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, kermesse organizzata dal Governo italiano.

Una delegazione emiliano-romagnola di imprese e partner istituzionali volerà nel paese del Dragone per consolidare l'agroalimentare regionale sul mercato cinese, alla ricerca di opportunità economiche e di sviluppo, oltre che puntare al rafforzamento delle alleanze nei processi di innovazione e sviluppo delle relazioni politico-commerciali.
Temi fondamentali saranno poi il confronto sulla sicurezza alimentare, sulla tutela dei prodotti di origine controllata e i modelli di sviluppo sostenibili legati ai cicli produttivi dell'agrifood.

"Quello cinese è un grande mercato in crescita - ha ricordato durante la presentazione il presidente della regione Stefano Bonaccini - fondamentale per quell'internazionalizzazione delle imprese che rappresenta una leva fondamentale per la crescita. In termini di ricerca e innovazione stiamo creando sempre di più le condizioni perché le nostre aziende si aprano ai mercati internazionali e la missione in Cina, dopo quella che realizzammo lo scorso anno a New York, dove le nostre eccellenze agroalimentari conquistarono la scena, è un'altra opportunità che mettiamo in campo. Sarà poi importante discutere di come tutelare i nostri prodotti e la sicurezza alimentare anche in ambito World food forum".

"La nostra è un'agricoltura di qualità, così come l'intero comparto del food emiliano-romagnolo - ha poi sottolineato l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli - settori che con le loro eccellenze hanno la possibilità di consolidarsi anche in Cina. Per noi rimangono centrali i temi dell'innovazione e di uno sviluppo più equo, legato alla tutela ambientale e all'esigenza di nutrire tutte le popolazioni. Argomenti che saranno al centro del confronto della sessione Asia del World food research and innovation forum, il progetto internazionale di dialogo e confronto sui temi della ricerca, della sostenibilità e della sicurezza nel settore agroalimentare, che come regione abbiamo lanciato in occasione di Expo".

Dal punto di vista dei numeri, il mercato cinese è potenzialmente molto attraente. Nel primo trimestre 2017 l'export agroalimentare regionale in Cina è cresciuto dell'8%, con una domanda in aumento per i cibi sicuri. La recente riduzione dei dazi sui prodotti di alta qualità, come il vino, ha poi aperto enormi spazi commerciali soprattutto per le specialità alimentari a marchio Dop e Igp. Infine, grazie a un recente accordo tra Ue e Cina, cento Dop e Igp europee godranno del pieno riconoscimento e tutela in Cina. Quattro sono emiliano-romagnoli: il Prosciutto di Parma Dop, il Parmigiano Reggiano Dop, l'Aceto balsamico di Modena Igp e il Grana Padano Dop.

La spedizione in Cina riguarderà quattro segmenti fondamentali. In primis la partecipazione alle attività promozionali e di valorizzazione del food&wine di qualità nell'ambito della settimana della cucina italiana nel mondo, l'organizzazione della sessione Asia del World food research&innovation forum, la promozione del sistema fieristico regionale grazie allo svolgimento in contemporanea del Mac Fruit Attraction China e la presentazione delle edizioni 2018 di Macfrut e Cibus.