Nelle regioni del Mezzogiorno si annuncia una vendemmia anticipata, a causa del caldo torrido e delle scarse precipitazioni, che hanno accelerato la selezione e la maturazione delle uve. A usare per primi le forbici saranno i viticoltori siciliani che allevano Pinot grigio, autorizzati a procedere alle operazioni vendemmiali già da domani, 22 luglio 2017. Una data che forse rimarrà negli annali agronomici ed enologici siciliani.

Le prime avvisaglie sul piano climatico ci sono tutte già da almeno un mese. Poi, qualche giorno fa dalla Puglia, il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria aveva fatto sapere che l’ottima annata che si prefigura per il 2017 sarà il frutto di una “vendemmia anticipata”. Ma in qualche caso per anticipare le operazioni di raccolta dell’uva da vino c’è la necessità dell’intervento dei pubblici poteri.

Ed è il caso della Sicilia, dove l’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Siciliana, Antonello Cracolici, ha firmato ieri il decreto che consente l’anticipazione al 22 luglio della vendemmia per il Pinot grigio. Al momento non si hanno notizie simili da altre regioni dell’Italia meridionale, ma è verosimile che, specie per i vitigni non autoctoni, come il Merlot e il Sangiovese, possa rendersi necessario qualche provvedimento di natura amministrativa, anche last minute.

“Ho assunto la decisione di sottoscrivere questo provvedimento – spiega in una nota l’assessore siciliano Cracolici - per venire incontro alle richieste avanzate dalle organizzazioni di categoria dei produttori agricoli e dei vitivinicoltori, per permettere alle aziende di effettuare la vendemmia nel momento in cui le uve raggiungono l’ottimale gradazione zuccherina”. Per queste ragioni viene consentita l’anticipazione della raccolta per questa varietà, in tutto il territorio della Sicilia, a partire dal 22 luglio, invece che dal 1° agosto, come previsto dalla normativa nazionale.

“Pur nel rispetto del principio di leale collaborazione tra lo Stato e le regioni, abbiamo voluto far prevalere l’interesse delle imprese agricole siciliane che puntano ad ottenere la qualità migliore, determinata dalle peculiari condizioni climatiche e agronomiche della nostra regione" ha concluso Cracolici.