Arrivano i nuovi voucher ed è subito polemica per i maggiori costi e per le complicazioni che solo in campo agricolo hanno qualche attenuazione.

Si continua a discutere del Ceta, l'accordo di libero scambio fra Ue e Canada e i pareri si fanno sempre più discordanti.

La morsa della siccità non si allenta, ma ci sono anche i temporali e dove arrivano si contano i danni per il vento e le grandinate.

L'agroalimentare segna percentuali di crescita superiori a quelli della meccanica, ma alcuni settori segnano il passo, come nel caso della carne.

E' nuovo allarme per il ritorno delle cimici e per l'arrivo della "vespa cinese" che mette a repentaglio gli alveari.

C'è anche chi deve pagare una multa per aver tolto le infestanti dal suo vigneto. Accade all'Isola del Giglio.

Questa è solo una sintesi degli argomenti che i lettori hanno incontrato su quotidiani e periodici in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Voucher, era meglio prima

L'arrivo dei nuovi voucher per il lavoro temporaneo ha conquistato l'attenzione dei media e tutti hanno dedicato approfondimenti e commenti a questo tema.

Iniziamo da “Il Sole 24 Ore” del 7 luglio che prende in esame i limiti introdotti all'utilizzo del nuovo strumento di assunzione temporanea. Ancora “Il Sole 24 Ore” nello stesso giorno spiega che la nuova normativa limita il campo di azione a pensionati e giovani di età inferiore ai 25 anni.

Il giorno seguente è “Il Giornale” ad occuparsi dello stesso argomento, criticando le complicazioni introdotte e le difficoltà per assumere studenti e pensionati, tanto da temere difficoltà a recuperare mano d'opera per la prossima vendemmia.

Sempre l'8 luglio “La Stampa” commenta la contrapposizione fra mondo agricolo e Inps sollevata dai nuovi voucher. Si continua il 9 luglio con “Il Messaggero Veneto”, che giudica inservibili questi strumenti per il lavoro occasionale.
Aumento dei costi e troppe le limitazioni imposte al lavoro agricolo, sono le critiche rivolte alla nuova normativa da parte di “Repubblica” dell'11 luglio.

C'è anche qualche aspetto positivo, almeno in campo agricolo, e lo evidenzia “Il Sole 24 Ore” del 12 luglio, spiegando che la comunicazione preventiva del lavoro occasionale è più flessibile e che ne va indicata solo la durata.
 

Il Ceta che non piace

Non si placano le contrapposizioni sull'avvio del Ceta, l'accordo di libero scambio fra Unione europea e Canada. Motivo del contendere è la mancata tutela di alcune produzioni a denominazione di origine, nella maggior parte dei casi quelle con minore importanza economica, come spiega il 12 luglio “Avvenire”.

Contro la firma dell'accordo si schiera così il Consorzio del basilico Dop, notizia riportata da “Il Secolo XIX” dell'8 luglio.
Da “L'Unione Sarda” del 9 luglio si apprende che una posizione analoga è quella assunta dal Consorzio per l'agnello sardo Igp.

Senza appello la critica espressa da “Il Fatto” dell'8 luglio, che nelle critiche all'accordo Ceta vede solo una difesa corporativa per tutelare i produttori meno efficienti.

A sostegno dell'accordo si schiera dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” dell'11 luglio il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia, che nel Ceta vede più tutele per il made in Italy.
Il 12 luglio, ancora su “Il Sole 24 Ore”, si afferma che in ogni caso il Ceta viaggia verso la sua applicazione, che avverrà il 21 settembre anche in caso di ritardi nell'iter di approvazione.
 

Mercati aperti

Mentre si discute del Ceta, altrove si procede con accordi bilaterali. Avviene fra Cina e Usa con l'apertura statunitense ai polli di origine cinese e la contemporanea abolizione dei divieti alle importazioni in Cina di carni provenienti dagli Usa.
Strategie che sembrano sconfessare i timori di politiche protezionistiche da parte dell'amministrazione americana, come evidenzia “Italia Oggi” del 12 luglio.

Nello stesso giorno“QN” registra un altro importante accordo che riguarda il vino italiano. I nostri vini potranno entrare sul mercato giapponese senza il fardello dei dazi doganali sin qui pagati.
 

L'altalena dei prezzi

Dazi azzerati per il vino, ma aumentati invece per lo zucchero in ingresso in India, come si apprende l'8 luglio dalle pagine de “Il Sole 24 Ore”.

Intanto il settore agroalimentare registra uno storico sorpasso su quello della meccanica, che scende al secondo posto per numero di aziende in attività. Lo scrive il “Corriere della Sera” del 10 luglio, ma ancora sul “Corriere della Sera”, del 7 luglio in questo caso, leggiamo che i consumi stanno penalizzando la carne, scesi del 4,8%.

A dispetto di questa flessione dei consumi, “Il Sole 24 Ore” del 13 luglio conferma con una breve notizia che i listini dei bovini da carne sono in ripresa.

Crescono anche i prezzi dei frumenti, dopo mesi di sofferenza. Ne dà notizia il 12 luglio “Il Sole 24 Ore” e il cambio di passo del mercato dei frumenti era già stato evidenziato da “Nuova Ferrara” del 9 luglio.
Un miglioramento, secondo il quotidiano ferrarese, che potrebbe essere connesso alla stagione siccitosa, che però mette in ginocchio altre colture, come ad esempio il mais.
 

Siccità e temporali

La siccità, scrive “Il Tempo” dell'8 luglio, ha fatto scendere il livello del fiume Po a meno 3,23 metri sul livello idrometrico e al contempo ha frenato la produzione di grano, favorendo tuttavia una ripresa delle quotazioni.
Stando alle anticipazioni de “Il Secolo XIX” del 13 luglio, le conseguenze della siccità sul raccolto di grano non sarebbero poi troppo pesanti e la resa si assesterebbe fra i 50 e i 70 quintali a ettaro.

Altri problemi per la siccità si registrano in Veneto e la “Tribuna di Treviso” del 9 luglio lamenta da una parte i danni ai vigneti per la scarsità di piogge e al contempo i danni alle coltivazioni di kiwi a causa delle grandinate.

Non va meglio in alcune aree del Piemonte e in particolare nella bassa vercellese, dove una violenta tromba d'aria ha danneggiato pesantemente l'agricoltura, come sottolinea “La Stampa” del 13 luglio.
 

Cimici e vespa cinese

In Friuli ai danni della siccità si aggiungono quelli della nuova invasione di cimici asiatiche. Lo denuncia il “Messaggero Veneto” del 7 luglio lamentando i danni su pesche, ciliegie e albicocche.
La presenza di questi insetti sta creando problemi anche ai vigneti, come si apprende il 12 luglio da “Il Gazzettino”.

In Toscana, scrive “Il Tirreno” del 10 luglio, sono gli alveari che devono vedersela con la presenza di un altro insetto di "importazione". In questo caso si tratta della vespa cinese, temibile avversaria delle nostre api.
 

Curiosità amare

Chiudiamo con le "curiosità", che questa volta hanno un retrogusto amaro.
Come la notizia riportata il 13 luglio dal “Corriere della Sera”, che commenta la multa inflitta ad un agricoltore per aver tolto le infestanti da un vigneto sull'Isola del Giglio. La sua colpa? Non aver chiesto il permesso...

C'è poi la storia ripresa da “Il Giornale” di un italiano che cercava lavoro sui campi. I "caporali" lo hanno scartato.

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