La Sicilia va alla riscoperta dei vitigni autoctoni bianchi vinificati "in rosso" ovvero mediante macerazione sulle uve, e lo fa con la manifestazione "Conviviali incontra...Vini bianchi vs Bianchi macerati" che coglie il momento della stagione turistica per presentarli a chi ha la fortuna di essere in vacanza a Vittoria, in provincia di Ragusa.
Infatti, venerdì 21 luglio 2017, dalle ore 21.30 il Lido Capannina a Scoglitti, frazione marittima di Vittoria, ospiterà una serata dedicata alla degustazione e alla valorizzazione di alcuni tra i migliori vini siciliani bianchi e bianchi macerati, abbinati a piatti realizzati per l'occasione da chef iblei.

"Conviviali incontra...Vini bianchi vs Bianchi macerati" reca la firma di Maria Antonella Arangio Mazza Corallo, esperta di vini e appassionata organizzatrice di eventi enogastronomici di successo, come "Conviviali vino e cibo" al Castello Enriquez di Vittoria.  
 
"Un filo rosso lega l'appuntamento di Scoglitti - spiega la Arangio Mazza Corallo - ai 'Conviviali vino e cibo' che si sono svolti presso l'Enoteca regionale di Vittoria, gestita dall'associazione Grotte Alte, al Castello Enriquez".

La formula prevede, infatti, l'intervento della sommelier Simona Cacopardo che guiderà il pubblico alla scoperta delle diversità, dei terroir e dell'arte culinaria, raccontati in un bicchiere di vino. Gli abbinamenti gastronomici saranno affidati agli chef di alcuni importanti ristoranti locali
 
"Vogliamo far conoscere - spiega la Arangio Mazza Corallo - due modi diversi di vinificare, per comprendere come tecniche differenti diano origine a vini differenti, pur partendo da identiche varietà. Vogliamo porre l'accento sul patrimonio ampelografico siciliano e far conoscere alcune varietà indigene come l'Albanello, leggendario vitigno scomparso che, a detta dell'enologo Giovanni Briosi (1879), dava luogo al migliore vino asciutto della Sicilia, e altri vitigni antichi come il Grecanico (introdotto dalla Grecia e affine aromaticamente al Sauvignon), il Grillo, famoso come vitigno base per la vinificazione dei Marsala, il Catarratto, vitigno autoctono tra i più antichi dell'isola, coltivato soprattutto nella provincia di Trapani".
 
La macerazione su uva rende meglio il carattere dell'uvaggio perché consiste nel fermentare le uve con tutte le bucce e i vinaccioli, che vengono mantenuti a contatto con il mosto durante la fermentazione alcolica, ma spesso anche dopo che questa è terminata, per periodi che vanno da qualche giorno a diverse settimane: in questo modo il vino assorbe dalla buccia dell'uva e dai vinaccioli le sostanze che in essi sono contenute: flavonoiditannini e terpeni.