Troppe le produzioni Dop escluse dal Ceta, l'intesa fra Ue e Canada per gli scambi commerciali. E le proteste arrivano fin sotto le finestre del "Palazzo".

Continua l'embargo russo e Bruxelles aggiunge 70 milioni di euro per compensare le sofferenze del comparto ortofrutticolo.

L'Italia fa ricorso alla clausola di salvaguardia per chiedere l'interruzione delle importazioni agevolate di riso che hanno fatto precipitare i prezzi.

Fra le novità, l'arrivo del PrestO al posto dei voucher, l'avvio del registro telematico per i vini, la riforma di Agea e il marchio per le produzioni di montagna.

In sofferenza i mercati ortofrutticoli, ma non le ciliegie, mentre il grano riprende fiato.

Si discute ancora della associazione cremonese degli allevatori, che ora si arricchisce di un nuovo capitolo dopo la decisione del Tar del Lazio di respingere il ricorso contro il commissariamento.

Questa è solo una sintesi degli argomenti che i lettori hanno incontrato su quotidiani e periodici in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Ceta, no grazie

Iniziamo dalle polemiche che stanno accompagnando l'avvio del Ceta, l'accordo per regolare i commerci fra Unione europea e Canada. Molte le voci di dissenso che si sono alzate per l'esclusione delle tutele ad alcune delle nostre Dop.
Si inizia con il “Corriere di Rieti” del 4 luglio che lamenta i danni che potrebbero derivarne al Prosciutto amatriciano e all'Olio sabino (entrambi Dop italiane) che in Canada potranno essere imitati senza incorrere in alcuna sanzione.

Sono solo 41 su 219, spiega la “Tribuna di Treviso” del 4 luglio, le Dop che l'accordo protegge e nello stesso giorno “Libero” usa toni assai critici sulle conseguenze che il Ceta potrebbe comportare per l'agroalimentare italiano. Il giorno seguente è ancora “Libero” che torna sull'argomento per segnalare i 56 caseifici canadesi che fra Quebece e Ontario sono attivi nell'imitazione di alcuni nostri formaggi Dop.

Le contestazioni all'accordo si spostano sotto le finestre del "Palazzo" con la protesta della quale riferiscono numerosi quotidiani in edicola il 6 luglio e fra questi, a titolo di esempio, “Avvenire” e il “Messaggero” del 6 luglio.
E si continua il 6 luglio sulle pagine de “Il Fatto” che commenta la larga adesione al "no-Ceta", che vede l'adesione di sigle fra loro molto distanti e che vanno dalla Coldiretti a Legambiente e dall'Arci all'Adusbef.
 

Se ne discute a Bruxelles

Restiamo a Bruxelles con l'avvio del nuovo regolamento sulle produzioni biologiche. Se ne discute su “Italia Oggi” del primo luglio che evidenzia l'incremento dei controlli e l'apertura alle certificazioni di gruppo.
Ancora nello stesso giorno “Italia Oggi” prende in esame la riforma della Pac e la riduzione del budget europeo in conseguenza della Brexit. Per mantenere gli attuali sostegni al comparto agricolo potrebbe così rendersi necessario un aumento delle contribuzioni dei singoli stati.

Intanto Bruxelles decide di stanziare altri 70 milioni di euro a sostegno del settore frutticolo. In questo caso, spiega “Il Sole 24 Ore”, la decisione è una conseguenza del mantenimento delle sanzioni contro la Russia e dell'embargo che quest'ultima ha introdotto come contromisura.

Altra situazione critica si registra per il riso, il cui prezzo è crollato in conseguenza delle importazioni agevolate che Bruxelles ha concesso ad alcuni paesi orientali. Dal Governo italiano è così partita la richiesta di adozione della clausola di salvaguardia, notizia che si apprende il 5 luglio da numerosi giornali e fra questi “Italia Oggi” e il “Messaggero”.
 

Novità in arrivo

Molte le notizie legate all'entrata in vigore di nuove normative di interesse per l'agroalimentare. Nuove tutele, ma solo sul territorio nazionale, sono previste per le produzioni di montagna, che potranno fregiarsi di un marchio di origine, notizia che si può leggere su “Italia Oggi” del 30 giugno.

Il primo di luglio la “Provincia Pavese” anticipa l'arrivo di "PrestO", lo strumento destinato a prendere il posto dei voucher per le assunzioni temporanee.
Il primo luglio è anche la data di avvio del nuovo registro telematico dei vini, un debutto che però parte fra alcune difficoltà messe in evidenza da “Il Sole 24 Ore”.
Il quotidiano cremonese “La Provincia” del 2 luglio si occupa della riforma di Agea, vista con occhio critico per le penalizzazioni che potrebbero derivarne alle regioni più efficienti nell'impiego delle risorse pubbliche.
 

I mercati

Sui mercati preoccupa il crollo del prezzo del mais e non solo quello del riso, argomento sul quale si sofferma il “Cittadino di Lodi” del 30 giugno. Ma mentre per il riso le tensioni sull'import si allenteranno solo se andrà in porto il ricorso italiano alla clausola di salvaguardia, per il mais già si assiste a un recupero, prontamente evidenziato da “Il Sole 24 Ore” del 5 luglio.

Il Resto del Carlino” del primo luglio prende in esame l'andamento del mercato frutticolo, in forte flessione anche per l'assenza di una programmazione produttiva.
La caduta dei prezzi dell'ortofrutta avviene in coincidenza con l'inasprirsi dell'embargo russo, che secondo “Italia Oggi” del 4 luglio sta prendendo di mira in particolare questo settore.

Riprendono fiato le quotazioni del grano, merito a detta de “Il Sole 24 Ore” del primo luglio, della siccità che caratterizza l'andamento del clima.


Anomalie climatiche

Se la siccità delle scorse settimane ha dato un aiuto al mercato del grano, ha però creato non pochi problemi ad altre colture e fra queste anche all'olivicoltura pugliese, che secondo la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 30 giugno avrebbe causato la morte del 20% degli ulivi.
Situazione analoga quella registrata in Umbria dal “Messaggero” del 4 luglio, che si dice preoccupato non solo per gli ulivi, ma anche per le vigne.

In Valsugana e Valle di Non si fanno invece i conti con le gelate di fine primavera, che a detta de “Il Trentino” del 2 luglio avrebbero compromesso l'80% della produzione di ciliegie.
E proprio per le ciliegie, scrive “Il Sole 24 Ore” del 4 luglio, si registrano sui mercati consistenti rincari.

Intanto in Lazio, a causa della siccità, la regione ha avviato le procedure per la richiesta dello stato di calamità, notizia che si apprende il 6 luglio dal “Messaggero
 

La contesa sull'Apa di Cremona

Il mondo degli allevamenti è ancora alle prese con le discussioni sul commissariamento dell'Apa di Cremona, una delle più importanti per la sua centralità nel settore della bovinicoltura da latte.
Brescia Oggi” del 30 giugno ospita il commento critico di una delle organizzazioni agricole che punta il dito contro la "capogruppo" Aia, l'Associazione italiana allevatori.

Il quotidiano cremonese “La Provincia” del 2 luglio esprime i dissensi sul commissariamento, che avrebbe comportato fra l'altro un aumento delle spese della stessa Apa.
Il 4 luglio, ancora su “La Provincia”, si apprende che il ricorso contro il commissariamento presentato al Tar del Lazio è stato bocciato. Vicenda dunque tutt'altro che conclusa e della quale si discuterà ancora a lungo.
 

Curiosando

In chiusura le notizie più "curiose", come la mappatura satellitare dei pascoli della quale si parla sul “Corriere della Sera” del 3 luglio e grazie alla quale l'agricoltura della Nuova Zelanda sta incontrando nuovi stimoli di crescita.

Anche in Italia crescono le aziende che possono vantare tecnologie all'avanguardia, notizia che si può leggere sul “Corriere della Sera” del 3 luglio, dove si commenta la crescita delle "robot-farm", argomento al centro di una ricerca promossa dall'Università di Bologna.

Si continua a parlare del prossimo arrivo della carne fatta in laboratorio e “Popotus”, il magazine de La Stampa in edicola il 6 luglio, afferma che un'azienda americana è pronta a immetterla sul mercato già dal prossimo anno.

Spazio anche alle notizie false, come quelle che si sono lette sul web a proposito delle angurie cancerogene, cosa ovviamente che non ha nessun fondamento, come denunciato da “La Verità” del primo luglio.

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