Stime produttive in calo per il grano duro nella campagna 2017. La flessione a livello mondiale, secondo i dati dell’International Grains Council ripresi dall’Ismea, si attesterebbe a -2,3% della produzione, scendendo così a 39 milioni di tonnellate di grano duro prodotte, con consumi stimati in lieve crescita dello 0,5% (38,9 milioni di tonnellate).

Il trend negativo peggiore spetta al Canada, che dopo la produzione record del 2017, dovrebbe vedere attestarsi la propria produzione a 5,8 milioni di tonnellate (-26%). Scende anche la produzione europea, con l’Italia a 4,2 milioni di tonnellate (-16%), mentre in Francia dovrebbe invece esserci una crescita produttiva (+12,5% a 1,8 milioni di tonnellate). Abbondanti raccolti in arrivo dai paesi del Maghreb, in particolare forte l’exploit di Marocco (+122%), Tunisia (+50%) e Algeria (+23%).

Per effetto del calo produttivo globale, la prossima campagna di commercializzazione del frumento 2017-2018 potrebbe registrare una ripresa dei prezzi all’origine nel breve periodo. Infatti, se il valore medio del periodo fra luglio 2016 e giugno 2017 si è attestato sui 193,87 euro alla tonnellata, in calo del 27% rispetto alla campagna 2015-2016, già nel giugno 2017 si è intravista la prima inversione di tendenza, con i prezzi che hanno toccato quota 212,25 euro alla tonnellata.