“Dopo 14 mesi dall'avvio del Psr Sicilia 2014-2020, lo stato della spesa è del 13% e ad oggi risultano messe a bando risorse per oltre 1059 milioni di euro, circa la metà dei fondi previsti per l'intero programma siciliano”.

Tramite il proprio assessore all'Agricoltura, Antonello Cracolici, la Sicilia conferma il relativo buono stato di salute del proprio Programma di sviluppo rurale 2014-2020 in occasione del Comitato di sorveglianza sull’impiego del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale da parte dell'amministrazione della Regione.

L'incontro del Comitato si è svolto ieri 26 giugno 2017 a Palermo. Presenti il capo dell'Unità della Direzione generale Agricoltura della Commissione europea, Filip Busz, i vertici dell’assessorato Agricoltura, i rappresentanti del ministero delle Politiche agricole e del partenariato sindacati e organizzazioni di categoria agricole.

Il Psr Sicilia è il programma con il maggior budget in Italia, forte di una spesa pubblica prevista da 2212,7 milioni di euro. E per centrare l’obiettivo di spesa al 31 dicembre 2018 deve macinare altri 92 milioni di spesa, in modo da evitare il disimpegno automatico.

Ma la situazione sembra rosea poiché, spiega Cracolici, “A queste somme si aggiungono circa 675 milioni di euro di previsioni di spesa per effetto degli interventi di trascinamento dalla vecchia programmazione, sia per le misure a superficie che per quelle di investimento".

Ad oggi, i bandi emanati sono 33. Per alcuni di essi sono state definite le graduatorie definitive e stanno per essere emanati i decreti di finanziamento.
“Già a luglio saranno emessi ulteriori bandi, in particolare per la misura 16 sulla cooperazione e l'aggregazione e sarà completata la pubblicazione degli altri bandi entro la fine del 2017" ha aggiunto l’assessore.

“Mi pare di poter dire che è stato fatto un buon lavoro e di questo voglio esprimere un plauso alla tanto vituperata macchina amministrativa" – ha concluso Cracolici.