Cresce l’export agroalimentare italiano nel primo trimestre 2017, che mette a segno un positivo +7,9% rispetto allo stesso periodo del 2016, sfiorando la soglia dei 10 miliardi di euro. Secondo i dati Ismea, a crescere in questo stesso arco di tempo è stato anche l’import di prodotti agroalimentari, con un crescita evidenziata del 6%.

La bilancia commerciale ha quindi visto un miglioramento del deficit strutturale, ridotto di 79 milioni di euro grazie in particolare alla performance dell’industria alimentare, il cui saldo si attesta a 286 milioni di euro (+99 milioni rispetto al primo trimestre 2016), compensando in parte il deficit agricolo.

Il saldo commerciale mostra punte particolarmente positive per il comparto vino e mosti (+1.258 milioni di euro), ortaggi freschi e trasformati (+349 milioni) e cereali, riso e derivati (+266 milioni). Trend negativi per oli e grassi (-648 milioni), colture industriali (-653 milioni) e animali e carni (-742 milioni).

Per quanto riguarda i principali sbocchi di mercato, si conferma il mercato Ue il più importante, con un +6,6% su base tendenziale, anche se nel frattempo crescono più velocemente le esportazioni sui mercati dei paesi terzi (+11%). Molto bene l’export in Russia (+44,6%), Giappone (+38,3%) e Cina (+16,7%).