Il Psr della Campania 2014-2020 finanzia 1.469 domande per 176,5 milioni di euro su quattro tipologie d'intervento per le quali sono state approvate le graduatorie: investimenti nelle aziende agricole, incentivi al ricambio generazionale, il premio per il primo insediamento dei giovani ed il ripristino del potenziale produttivo danneggiato dalle calamità naturali.
Lo ha reso noto ieri, 21 giugno 2017, la presidenza dell'ente con un comunicato stampa ufficiale proveniente da Palazzo Santa Lucia.

Pertanto, gli oltre 200 milioni di spesa pubblica annunciata dal consigliere per l'Agricoltura Franco Alfieri ad Eboli lo scorso 16 giugno, scendono a 176,5 milioni, mentre si allarga la platea dei beneficiari alla misura per le calamità.
Intanto, da Agrocepi arriva la richiesta di modificare il Psr Campania per dare spazio agli investimenti nel comparto delle agroenergie.

 Nel dettaglio, saranno finanziate le domande sui seguenti bandi 2016:
  • Tipologia  4.1.1 "Sostegno a investimenti nelle aziende agricole": a fronte di 581 domande sarà liquidato un importo di 108,6 milioni di euro.
  • Tipologia  4.1.2 "Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l'inserimento di giovani agricoltori qualificati": su 410 istanze saranno pagati circa 43 milioni.
  • Tipologia  6.1.1. "Premio per giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo azienda agricola": per 447 domande saranno liquidati premi per 21,7 milioni.
  • Tipologia 5.2.1 "Ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici" - bando dedicato alle imprese di Benevento colpite dalle avversità atmosferiche e alluvionali di ottobre 2015: n.31 istanze per un importo di 3,1 milioni.

"Siamo soddisfatti del lavoro fatto" sottolinea Franco Alfieri, consigliere del presidente per l'Agricoltura. "L'approvazione delle graduatorie giunge a pochi giorni dalla pubblicazione dei nuovi bandi che, insieme a quelli di prossima emanazione, ci consentono di raggiungere il traguardo degli 1,2 miliardi di risorse impegnate, pari ai due terzi della dotazione complessiva del Programma.
Un risultato importante, frutto di quel percorso virtuoso che abbiamo intrapreso su impulso del presidente De Luca per conseguire, al 31 dicembre 2018, gli obiettivi di performance e i target di spesa che l'Europa ci ha assegnato"
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"Nell'attuazione del Psr - aggiunge Alfieri - ci stiamo muovendo lungo due direttrici: assicurare la qualità della spesa e soddisfare le esigenze degli operatori del comparto e dei territori. In quest'ottica va letta la decisione di portare da 70 a 115 milioni la dotazione finanziaria della tipologia d'intervento 4.1.1. Con questo sostanzioso incremento diamo un'efficace risposta al gran numero di domande pervenute e, al tempo stesso, qualifichiamo la spesa puntando su investimenti di tipo strutturale, volti cioè a rendere le nostre imprese agricole più moderne, forti e competitive".

Pubblicata anche la graduatoria dei quattro Gruppi di azione locale - Ats Gal Alto Tammaro, Gal Colline Salernitane scarl, Gal Ats Aree interne sviluppo locale e Gal Partenio Consorzio - che vanno ad aggiungersi ai Gruppi di azione locale precedentemente selezionati ed ammessi nella graduatoria unica regionale approvata nel marzo 2017.

"Grazie a questo provvedimento - conclude il consigliere Alfieri - abbiamo portato a quindici il numero dei Gal che avranno un ruolo di primo piano in questo ciclo di programmazione, assicurando così adeguata rappresentatività a tutti i territori rurali che hanno visto finanziate le istanze presentate. Un risultato reso possibile dalla revisione del Psr che ci permette, appunto, di finanziare fino a quindici Gal nell'ambito della misura 19, la cui dotazione è stata adeguatamente incrementata per sostenere tutte le strategie di sviluppo locale elaborate dai Gal".

La disponibilità di Alfieri a recepire le istanze dei territori incontra la domanda di modifiche del Piano da parte d Agrocepi. Il presidente nazionale dell'organizzazione Corrado Martinangelo incontrerà Alfieri il prossimo 5 luglio.
Tra le modifiche che saranno richieste, quelle per consentire di finanziare impianti per la produzione di energie rinnovabili che vadano oltre l'autoconsumo.

"Tale limite attuale - spiega Francesco Cicalese, responsabile nazionale del dipartimento Agroenergie di Agrocepi - è frutto di una forzatura interpretativa del Regolamento Ue 1305/2013 del Parlamento e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che regola il sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), il quale impone che il cofinanziamento europeo riguardi solo l'approvvigionamento energetico del settore agricolo. Il che non può significare automaticamente l'imporre ad ogni azienda di limitare la progettualità ad impianti da autoconsumo, di taglia piccolissima e poco convenienti, come accade in Campania ed in altre regioni".
 
Il responsabile del dipartimento Agroenergie di Agrocepi propone pertanto che "Regione Campania stimi il fabbisogno energetico dell'intero settore agricolo e cofinanzi un plafond di impianti agroenergetici di potenza e producibilità elettrica annua complessiva non eccedenti tale fabbisogno; pratica sicuramente consentita dal legislatore europeo, che consente di installare impianti più grandi ed efficienti, e rispettosa anche dell'eventuale volontà dei singoli imprenditori agricoli di costruire eventuali impianti da autoconsumo".