Agricoltori preoccupati per il calo dei consumi sul mercato interno, ma in loro soccorso arrivano le esportazioni. L'ortofrutta deve fare i conti con la concorrenza dei prodotti esotici, che raccolgono sempre più preferenze da parte dei consumatori.

Si avvicina la raccolta del grano e i prezzi continuano ad essere bassi. Non va meglio per la soia.

La siccità sta compromettendo alcune coltivazioni, in particolare al Centro-Sud. A rischio i programmi di irrigazione.

Con l'addio ai voucher si moltiplicano le difficoltà per il reperimento di mano d'opera e aumentano le situazioni di illegalità. Un problema che non è solo italiano, ma riguarda tutta la Ue

Il glifosate torna sotto i riflettori. Altre indagini avrebbero rivelato tracce della sua presenza dove non dovrebbe esserci. E c'è chi parla di pressioni sugli istituti di ricerca.

Il futuro ci riserva alimenti inediti. Non solo grilli e cavallette, ma anche alghe e plancton. Per fortuna abbiamo ancora la possibilità di scegliere altro...

Questi sono solo alcuni degli argomenti che i lettori hanno incontrato su quotidiani e periodici negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

I mercati

Iniziamo dai mercati, con una breve notizia pubblicata il 6 giugno da “Il Sole 24 Ore”, dove si parla del crollo del prezzo degli ortofrutticoli, con i listini in calo del 30%.

Il tema dei mercati è al centro dell'articolo che compare il 4 giugno su “Avvenire”, per descrivere le preoccupazioni connesse al calo dei consumi interni, compensati tuttavia dal buon andamento dell'export.
C'è però un rovescio della medaglia. Le produzioni italiane trovano buona accoglienza sui mercati esteri, ma al contempo siamo "terreno di conquista" per la frutta esotica.
Mango, ananas, papaya e banane raccolgono sempre più preferenze e, scrive “Repubblica” del 5 giugno, il loro consumo è aumentato del 7%, erodendo spazi alle produzioni locali.
 

Grano in affanno

Ancora difficoltà per il mercato dei cereali e in particolare per il grano. In Sardegna sono in partenza le operazioni di mietitura e le anticipazioni sul prezzo, riportate il 3 giugno da “Unione Sarda”, parlano di quotazioni ferme a circa 20 euro al quintale.
Delle vicende del grano si occupa il 4 giugno “La Verità” con un servizio sulla varietà "Senatore Cappelli", eccellenza italiana invisa a industrie e produttori stranieri.

Mercati in sofferenza anche per la soia, si apprende da una breve notizia su “Il Sole 24 Ore” del 7 giugno, il cui prezzo è in flessione.
 

Riso e zucchero

Si parla di cereali sul “Corriere della Sera” del 2 giugno, questa volta puntando l'attenzione sul riso. Protagonista è l'iniziativa di un'importante industria del settore che ha investito 30 milioni di euro per favorire la coltivazione di alcune varietà italiane, come arborio e carnaroli, siglando accordi con i produttori al fine di dare stabilità ai prezzi.

Ritrova slancio la produzione di zucchero con l'aumento del 16% dei terreni destinati alla coltivazione della barbabietola.
Le motivazioni di questo recupero, scrive “Il Sole 24 Ore” del 3 giugno, sono da ricercare nella ripartenza delle attività dello zuccherificio Sadam, che ha siglato nelle aree del Nord contratti per 37mila ettari.
 

Siccità

Torna lo spettro della siccità, in particolare in alcune aree del Sud. La “Gazzetta del Mezzogiorno” del 7 giugno descrive la difficile situazione del Sud-Est barese, mentre “Nuova Sardegna” del 6 giugno lancia l'allarme per il calo della produzione di foraggi nell'isola a causa della scarsità di piogge.

Non va meglio in Sicilia, come si apprende dalla “Gazzetta del Sud”, dove le maggiori difficoltà a causa di caldo e siccità si registrano nella piana di Catania.
Latina Oggi” del 3 giugno denuncia il blocco delle irrigazioni e la scarsità di piogge che in Lazio preoccupano le aree del Pontino e dei Lepini.

Difficoltà in vista anche in Veneto, dove il Consorzio Brenta ha lanciato l'allarme siccità e si teme che già dal prossimo mese non ci siano risorse per l'irrigazione. Se ne parla l'8 giugno sul “Corriere del Veneto”.
 

Il dopo-voucher

L'avanzare della stagione della raccolta della frutta mette ancora più in evidenza i problemi di reclutamento della mano d'opera dopo l'abolizione dei voucher. Se ne discute il 2 giugno sulle pagine de “L'Arena”, che si pone il quesito di come potrà essere affrontata la prossima vendemmia.

Il giorno seguente “L'Unità” allarga lo sguardo alla situazione europea, con l'impegno di Bruxelles a contrastare il lavoro irregolare, che coinvolgerebbe un quarto di tutti i lavoratori agricoli della Ue.
Le complicazioni del dopo-voucher sono evidenziate il 7 giugno dai consulenti del lavoro, che dalle pagine della “Gazzetta del Mezzogiornolamentano il crescere delle situazioni illecite.
 

Attenti al fisco

Con l'avvicinarsi di molte scadenze fiscali e il temuto arrivo di numerosi avvisi di accertamento, “Italia Oggi” del 3 giugno si sofferma sulle caratteristiche necessarie alle aziende agricole per accedere alle possibili esenzioni.
L'argomento è affrontato anche da “Il Sole 24 Ore” del 4 giugno, che prende in esame le contribuzioni Imu sui terreni, per gran parte dovute dalle aziende della Pianura Padana.

Ancora “Il Sole 24 Ore”, del 7 giugno in questo caso, si sofferma sulle condizioni che consentono alle imprese agricole di ottenere l'esenzione Imu.
A proposito dell'Imu e dell'anticipo da versare entro il 16 del mese, “Italia Oggi” dell'8 giugno chiarisce che coltivatori diretti o imprenditori agricoli, qualora siano titolari di pensione, non possono fruire delle agevolazioni Ici e la stessa regola vale per l'Imu.


Glifosate, ancora polemiche

Si riapre il dibattito sull'uso del glifosate, questa volta sulle pagine di “Left” del 3 giugno che prende spunto da alcune ricerche che avrebbero trovato tracce di questo diserbante in alcune gestanti.

Il glifosate è poi al centro di un articolo pubblicato il 7 giugno da “Italia Oggi”. Questa volta si punta il dito contro presunte pressioni sui centri di ricerca indipendenti. L'articolo mette in evidenza come tanto interesse verso questa molecola non sia dettato solo da motivazioni salutistiche, ma anche da enormi interessi economici.
 

Alghe nel piatto

Concludiamo con gli argomenti più "curiosi" incontrati sui quotidiani in questi giorni. Fra questi quello pubblicato da “La Stampa” il 5 giugno a proposito delle prospettive future dell'alimentazione dell'uomo.
Alla carenza di terre per nutrire una popolazione in costante aumento non basteranno gli insetti, già catalogati fra il cibo del futuro, ma si dovrà chiedere aiuto anche ad alghe, molluschi e plancton.

Ma finché restiamo nel regno dell'abbondanza possiamo permetterci raffinatezze come il vino vegano, ottenuto senza il ricorso a sostanze di origine animale nel processo di vinificazione. Il perché lo racconta “Italia Oggi” dell'8 giugno.

Merita infine una lettura e una riflessione l'articolo a firma Antonio Pascale su “Il Mattino” del 6 giugno. Ci ricorda fra l'altro che non basta dire bio per garantirci bontà e qualità.

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