Segnali di debolezza nel primo trimestre 2017 per l’export di vino made in Italy. Secondo i dati dell’Osservatorio del vino sul commercio mondiale di vino, basati sui dati delle dogane e degli istituti di statistica sui principali mercati di sbocco, le esportazioni di vino italiano scendono sia in Germania (-16%), sia in Regno Unito (-20%), ma anche in Cina (-4%).

Unica nota positiva la performance della Russia, dove l’export di vino italiano imbottigliato cresce di oltre il 50% sia in valore che in volume, confermando la tendenza alla ripresa cominciata a fine 2016. Si conferma positivo poi il trend negli Stati Uniti, +4% in valore nella fine del 2016.

Il bilancio degli scambi mondiali presenta dinamiche piuttosto incerte - commenta il presidente dell’Unione italiana vini Antonio Rallo - confermando con questi dati anche l’andamento poco brillante del vino italiano. Se infatti gli spumanti mantengono numeri in crescita, anche se inferiori al 2016, a diminuire in volumi è il vino imbottigliato. Questa situazione conferma l’urgenza di mettere in moto gli investimenti promozionali delle imprese attivati dalla misura Ocm vino e quelli già posti in essere da Ice, per sviluppare attività mirate in questi paesi chiave per le nostre imprese, quali oggi gli Usa e nel prossimo futuro la Cina”. Per far fronte a questa situazione, infatti, il ministero dello Sviluppo economico ha messo in campo un piano di promozione.

Al Tavolo del vino abbiamo dato il via libera al programma promozionale in Cina - continua Rallo - che porterà nei prossimi mesi ad un investimento di circa 4,5 milioni di euro. Una misura importante per il settore, considerato che per gli Usa partiranno a breve anche i bandi per la campagna di comunicazione sul vino, operativi dal prossimo autunno, con una dote di 20 milioni di euro per il triennio 2017-2019”.