"Un ateneo prestigioso, un'azienda protagonista dell'agroalimentare, un intero territorio che vuole reagire: insieme per costruire una traccia di futuro".

Con queste parole il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha commentato il progetto Innovation lab nato in collaborazione tra l'Università di Camerino e l'azienda Fileni, la più importante azienda agroalimentare delle Marche, per la realizzazione di nuovi laboratori universitari.

L'ateneo di Camerino, fortemente danneggiato dal terremoto di ottobre, ha da subito iniziato a reagire, lanciando già pochi giorni dopo il sisma l'hashtag #ilfuturononcrolla, con cui sensibilizzare, promuovere e comunicare la sua ricostruzione.

Ora Fileni, prima produttrice in Italia di carni bianche biologiche, ha deciso di dare il suo contributo a finanziare la costruzione dell'Innovation lab, insieme di laboratori di ricerca e sviluppo dalle diverse specificità che, lavorando in sinergia, rinsalderanno il rapporto tra aziende e università.

Fileni ha stanziato 100mila euro da investire in un laboratorio che si occuperà di studiare il mondo della zootecnia e dell'agroalimentare.

L'idea dell'Innovation lab è quella di creare una rete di laboratori di ricerca, collegati tra loro, anche fisicamente, e perciò in grado di facilitare lo scambio di informazioni, impianti e macchine tra di loro.

Così questo primo laboratorio potrà fare da volano per altre aziende leader in altri settori che volessero innovare e crescere insieme all'ateneo di Camerino.

E il sostegno di Fileni all'Università proseguirà poi con un programma continuativo che prevede il finanziamento annuale di 50mila euro destinati a borse di studio per l'attivazione di dottorati di ricerca.

Un sostegno, quello di Fileni, anche comunicativo perché l'azienda metterà sulle confezioni di tutti i suoi prodotti un logo con l'hashtag #ilfututrononcrolla, per sposare e far conoscere il messaggio e la voglia di rinascita dell'ateneo e del suo territorio e invitare, chiunque lo desidera, ad unirsi all'azione solidale e alla raccolta fondi per la ricostruzione.

Un logo, quello che sarà stampato sulle etichette di Fileni, realizzato gratuitamente dall'agenzia Brand desing Cba, una realtà internazionale fondata a Parigi nel 1982 con oltre 11 uffici nel mondo e 300 professionisti, da sempre partner di Fileni nella comunicazione.

"Aiutare l'Università di Camerino è un dovere verso la nostra comunità - ha dichiarato Giovanni Fileni, fondatore e presidente dell'azienda che porta il suo nome -. Con i suoi 700 anni di storia, l'Università di Camerino è un simbolo di cultura e scienza non solo per le Marche ma per tutta l'Italia. Una piccola e antica città, nel cuore della regione e del paese, in cui il numero degli studenti supera addirittura quello degli abitanti: Camerino è la sua Università".

"Per questo - ha concluso - abbiamo sentito il dovere di fare qualcosa di utile, sia per ricostruire un luogo che sentiamo come casa nostra, sia per dotare l'Università di strumenti che servano a migliorare la conoscenza condivisa. Dalla terribile esperienza vogliamo che questa nostra eccellenza esca più forte di prima e continui a vivere nei secoli futuri".

"Innovation lab conferma la nostra volontà di ripartire dal futuro dei giovani - ha dichiarato il rettore dell'Università di Camerino Flavio Corradini - ed è con grande soddisfazione e con un sincero ringraziamento che abbiamo accolto la notizia dell'iniziativa fortemente voluta da Fileni per sostenere il nostro ateneo".

"Innovation lab - ha affermato il rettore - rappresenta pienamente la volontà del nostro ateneo di proseguire e potenziare percorsi di crescita congiunti all'interno di linee di ricerca di interesse aziendale, per garantire un futuro migliore al nostro paese. Ci auguriamo poi che anche altre aziende vogliano condividere con noi questa iniziativa, lavorando in sinergia per proseguire nello sviluppo del territorio attraverso l'innovazione tecnologica".

Il presidente della regione Luca Crescioli ha definito questa collaborazione una bellissima iniziativa nel solco delle attività che l'azienda già svolge con l'Università.

"Le imprese che fanno innovazione - ha commentato Crescioli - sono quelle che oggi riescono a competere, che si aprono spazi di mercato e che hanno un futuro. Fileni questa cosa l'ha capita da tempo e riuscire a incardinare una politica così forte che trasforma un momento di difficoltà in una donazione a favore dell'Università di Camerino è un segnale molto importante".