Grande successo per le “cattedrali dell’acqua”, i grandi impianti idraulici, che sovrintendono alla sicurezza idrogeologica di buona parte del territorio di pianura italiano. Porte aperte a decine di migliaia di persone nella Settimana nazionale della bonifica e dell'irrigazione promossa dall'Anbi conclusasi il 21 maggio.

"E’ stata un’edizione record – commenta Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi – Il tema Acqua, identità e futuro dei territori ha visto quest’anno incentrarsi l’attenzione soprattutto sugli aspetti economici ed ambientali dell’irrigazione, cui avevano fatto da importante prologo la Giornata nazionale dell’innovazione per l’irrigazione, anticipata dalla firma di un protocollo d’intesa in materia con Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola italiana".

Anbi ha ricordato il valore ambientale delle 180 aree naturalistiche, la cui gestione vede coinvolti consorzi di bonifica in 10 regioni: il record spetta alla Lombardia (128 fra oasi, siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale) ma, tra le altre, vanno citate, ad esempio, l’area del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla in Toscana (l’area umida interna più vasta d’Italia) oppure, nel Lazio, i laghi Caprolace, Sabaudia, Fogliano del Parco nazionale del Circeo (Riserva Unesco della Biosfera).

Le aree che gestiamo – conclude Vincenzi – sono un patrimonio di inestimabile valore per il territorio, che deve essere perno del nostro modello di sviluppo. La nostra sfida è abbinare le funzioni ambientali con le esigenze di salvaguardia idrogeologica e di riserva idrica: in questa ottica, il Piano degli Invasi collinari e di pianura, che sollecitiamo da tempo, diventa un fattore produttivo, determinante nella via italiana alla green economy".