Il prezzo del grano duro fino all'ingrosso sulla piazza della Capitanata lascia sul terreno altri 5 euro alla tonnellata. Le quotazioni registrate oggi, 3 maggio 2017, alla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia per il cereale con un tenore in proteine di almeno l'11,50% si sono attestate a 185 euro sui valori minimi e 190 sui massimi, cinque euro a tonnellata in meno in ogni caso rispetto alla seduta del 19 aprile scorso, che si era chiusa con un 190-195.
Oggi, invece, durante una seduta improntata alla calma, gli operatori hanno concluso affari a prezzi più bassi.

Il 4 maggio 2016, sempre a Foggia, le quotazioni del grano duro fino erano attestate tra i 238 euro alla tonnellata sui valori minimi e i 243 euro sui massimi.

Sui valori massimi per il grano duro fino all'ingrosso a Foggia si registra oggi un calo rispetto alla stesso periodo dello scorso anno del 21,81%, pari a 53 euro alla tonnellata in meno.

Un calo all'ingrosso che pesa come un macigno sulle aspettative e sulle contrattazioni per il prezzo del grano duro all'origine della prossima mietitura. Come si è appreso ieri, 2 maggio 2017, in Sicilia, spesso a queste quotazioni all'ingrosso corrispondo prezzi all'origine ben minori.

Ma Ismea registra prezzi all'origine confortanti, almeno per ora, addirittura di poco inferiori a quelli all'ingrosso. Ed è proprio il caso del frumento duro fino che secondo Ismea, il 26 aprile, scorso ha un valore sulla stessa piazza di Foggia di 192,50 euro alla tonnellata. Un valore medio di poco inferiore ai 195 euro spuntato sui massimi dal mercato all'ingrosso, registrato dalla Borsa merci di Foggia il 19 aprile scorso. Un differenziale di appena 2,50 euro.

Nulla rispetto ai 39 euro di differenza registrati appena ieri in Sicilia, tra quanto riferito dalla Coldiretti per i prezzi all'origine e il prezzo della Borsa merci di Catania.