Le imprese sementiere italiane ritengono che la ricerca e l’innovazione siano il fulcro di ogni filiera che punti alla qualità, alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare. Per questo guardiamo con attenzione alle nuove frontiere della genetica vegetale e con altrettanta preoccupazione alla mancanza di chiarezza normativa.

Questo il punto di vista di Giuseppe Carli, presidente di Assosementi, in occasione dell’assemblea generale dell’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, avvenuta in data 27 aprile.

"Mai come in questo momento i ricercatori hanno avuto a disposizione una serie di tecnologie così innovative, tra le quali ad esempio Crispr, che promettono di aprire le porte ad una nuova era nella storia dell’agricoltura" ha detto Carli. 

"Occasione per l’Italia che può giocare il proprio ruolo sia sul fronte della ricerca sia su quello della produzione. E' necessario però rafforzare il dialogo con i cittadini e con le istituzioni per costruire, su basi scientifiche, il dibattito pubblico sull’agricoltura, dando la massima evidenza ai risultati sperimentali verificati. Assosementi - ha aggiunto Carli – ha deciso di essere parte attiva di questo dibattito e dare il suo contributo alla diffusione di una corretta informazione ai consumatori".

L’assemblea annuale di Assosementi, quest’anno, è stata aperta da un workshop dal titolo “Innovazione in agricoltura e post-verità” al quale ha preso parte Bartolomeo Amidei, senatore e membro delle commissioni agricoltura e politiche dell'Unione europea.

"Abbracciare l’innovazione non potrà che rafforzare il sistema che vede ogni anno migliaia di varietà migliorate iscritte nel Catalogo europeo. Varietà che rappresentano sempre un passo in avanti in termini di produttività, di qualità, di contenuti nutrizionali, di capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, di sostenibilità per la presenza di resistenze genetiche ai patogeni che riducono l’impiego di prodotti chimici di sintesi per la difesa delle coltivazioni" ha concluso Carli.