L'agricoltura della Basilicata punta sull'innovazione e lancia il bando della misura 16.1 per il finanziamento dei Gruppi operativi per l'innovazione con 2,8 milioni di euro di dote. E il dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata rivendica di aver raggiunto l'obiettivo di aver già liquidato il 6,5% del Programma di sviluppo rurale  2014-2020, dato al quale si affianca quello di una quota di impegno di spesa pari al 24%.
E' questo il messaggio che viene da Potenza dove ieri, 26 aprile 2017, l'assessore regionale all'Agricoltura Luca Braia ha tenuto una conferenza stampa per presentare il primo pacchetto di bandi di quest'anno.

"Il 2017 comincia nel solco dell'innovazione e della ricerca oltre che con la tutela della biodiversità, proseguendo con i primi due bandi, nel cambio di passo intrapreso con la nuova programmazione che ha visto nel 2016 ben dieci bandi e tre manifestazioni di interesse e, ad oggi, oltre 165 milioni di euro impegnati pari al 24% e oltre 44 milioni di euro già liquidati (6,5%)" ha dichiarato Braia durante l'incontro con i giornalisti, al quale hanno preso parte il direttore generale Giovanni Oliva, l'autorità di gestione del Feasr Rocco Vittorio Restaino, il dirigente Giuseppe Eligiato, i dirigenti del dipartimento Agricoltura e i rappresentanti delle associazioni di categoria e della ricerca.

"Due milioni e 800mila euro - ha sottolineato Braia - è la dotazione finanziaria con cui abbiamo voluto alimentare la misura 16.1 a sostegno dei Gruppi operativi che realizzeranno le azioni previste dai partenariati europei per l'innovazione 'Produttività e sostenibilità dell'agricoltura', dopo la partecipazione alla manifestazione di interesse attraverso cui si è potuto delineare lo scenario nel quale le istanze del comparto agricolo hanno incrociato le potenzialità della ricerca e dell'innovazione esistente in Basilicata, indicando le direzioni principali di lavoro".

"La costituzione dei Gruppi operativi è condizione fondamentale per rendere competitivo - ha aggiunto - il comparto agricolo lucano che deve innovare e caratterizzare sempre più le proprie produzioni per renderle distintive e legate al territorio, in questo mercato sempre più globalizzato che prova a rendere tutto indistinto ed omologato".

Sulla misura 16 c'è una leva importante per favorire anche il trasferimento tecnologico.
"Tra le novità - ha evidenziato Rocco Vittorio Restaino - l'obbligo di mettere a disposizione della Regione Basilicata e delle sue agenzie di divulgazione, i progetti che verranno presentati, finanziati e realizzati, al fine di garantire non solo la conoscenza dei risultati ottenuti, ma anche la diffusione all'intero comparto della ricerca effettuata ed applicata".

Varie le tematiche sulle quali è chiamata a sperimentare l'innovazione in Basilicata: innovazioni di processo e di prodotto delle filiere produttive, valorizzazione integrata di altre filiere minori, nutraceutica, benessere animale, gestione delle risorse idriche, biodiversità, agricoltura di precisione, rifiuti agricoli, agricoltura sociale e gestione sostenibile delle foreste.

L'inoltro della domanda di aiuto per la misura 16.1 va effettuata entro il 31 maggio 2017, utilizzando il sistema informatico del Sian e la proposta di progetto attraverso l'applicativo disponibile sul questo sito.

"La sottomisura 10.2 - ha dichiarato il direttore generale Giovanni Oliva - prevede il sostegno per la conservazione, l'uso e lo sviluppo sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura da parte di enti e istituti pubblici e privati di ricerca (settore agrobiodiversità), con l'obiettivo di mantenere ed aumentare la loro consistenza".
 
L'inoltro della domanda di aiuto per la misura 10.2 va effettuato utilizzando il sistema informatico del Sian entro il 15 giugno 2017. Possono presentare domanda di aiuto enti e istituti pubblici e privati che operano nel campo della ricerca (settore agrobiodiversità), comprese le università.