E' stato firmato un protocollo d'intesa che coinvolge la Banca europea per gli investimenti, il Fondo europeo per gli investimenti (Fei), la Cassa depositi e prestiti, Ismea e otto regioni italiane per aumentare i fondi di garanzia alle aziende agricole, grazie alla realizzazione di una piattaforma interregionale.

E la Toscana è stata la prima regione a dare la propria adesione, stanziando 10 milioni di euro.

La piattaforma si articolerà come un fondo multiregionale di garanzia gestito dal Fei e oltre alla Toscana ne fanno parte anche il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte, il Veneto, l'Umbria, la Puglia, la Calabria e la Campania, come approfondito anche in questo articolo per le regioni del Sud Italia.

Da parte loro, la Cassa depositi e prestiti parteciperà al fondo con 150 milioni di euro, il Fei con altri 165 milioni di euro.

A livello toscano la piattaforma di garanzia verrà attivata nell'ambito delle sottomisure 4.1 e 4.2 del Psr che prevedono gli strumenti finanziari per il miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole e il sostegno a investimenti a favore per la trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei nuovi prodotti agricoli. Così i beneficiari delle sottomisure potranno ricevere prestiti garantiti al 50% dal Fei.

"L'approvazione dell'ultima versione del nostro Psr da parte della Commissione europea - ha affermato l'assessore all'Agricoltura Marco Remaschi - ci consente di concedere aiuti ai potenziali beneficiari anche sotto forma di uno strumento finanziario di garanzia e non soltanto con contributi in conto capitale".

"I primi bandi sulle misure di investimento per le imprese agricole ed agroalimentari hanno riscosso un grande successo, con tantissime domande presentate" ha continuato Remaschi.
"Tuttavia il budget a disposizione, seppur rilevante, non è riuscito a soddisfare tutte le richieste. Con questo ulteriore strumento contiamo di soddisfare un numero maggiore di richieste e aiutare anche i piccoli imprenditori che talvolta hanno difficoltà ad accedere a finanziamenti con gli strumenti classici, e le imprese ad essere sempre più innovative e competitive e a poter sviluppare le proprie idee progettuali".

"Non conosciamo ancora l'entità delle somme che metteranno la Banca europea per gli investimenti e l'Ismea - ha aggiunto l'assessore - ma la somma complessiva è elevata".

"La Toscana - ha concluso Remaschi - ha voluto scommettere su questo strumento e la firma dell'accordo costituisce un passo importante verso la fase applicativa di tutta questa complessa procedura".