La famiglia Obama ha una attenzione particolare verso una agricoltura sostenibile e una alimentazione sana ed equilibrata. Lo testimonia l'orto che l'ex first lady ha voluto creare nel giardino della Casa Bianca e i programmi governativi per una alimentazione corretta lanciati nelle scuole. Per una America in cui obesità e malattie legate al cibo sono una vera piaga si tratta di una rivoluzione. Un impegno, quello degli Obama, che non è finito con il passaggio del testimone a Donald Trump.

"E' con orgoglio che annunciamo la presenza di Barack Obama durante la terza edizione di Seeds&Chips", ha dichiarato il sindaco di Milano Beppe Sala durante una conferenza stampa con Marco Gualtieri, ideatore di Seeds&Chips, il summit internazionale dedicato all'innovazione nel food.

"La nostra città ha ospitato Expo2015 che è stato una vetrina incredibile per l'Italia e un luogo in cui discutere le sfide dell'alimentazione. La popolazione mondiale è in crescita e presto ci troveremo a dover sfamare nove miliardi di persone", ha ricordato Sala. "Il fatto che Obama venga a Milano a parlare di questi temi è per me motivo di orgoglio e non potrà che dare forza al nostro messaggio".

Se Michelle Obama ha visitato Milano durante Expo2015, questa è la volta del marito che ha scelto Seeds&Chips (che si terrà a Rho Fiera dall'8 all'11 maggio) per uno dei suoi primi, se non il primissimo, discorso pubblico dopo il suo trasloco dalla Casa Bianca. "Avere l'ex presidente Obama a Milano è una opportunità enorme per noi e per tutto il paese", spiega ad AgroNotizie Gualtieri.
"E' l'occasione per accendere i riflettori su temi come l'aumento della popolazione globale, la sicurezza alimentare, la sostenibilità del settore primario e i cambiamenti climatici".

Gualtieri, di che cosa si parlerà durante Seeds&Chips?
"Parleremo di tutto ciò che riguarda l'innovazione in tema di cibo, dal campo alla tavola. L'umanità ha davanti a sé delle sfide enormi e solo tracciando strade nuove potrà essere in grado di trovare delle risposte".

Seeds&Chips è arrivata alla sua terza edizione, che bilancio può fare?
"Il bilancio è assolutamente positivo. Siamo cresciuti di anno in anno riscontrando un interesse sempre maggiore tra il pubblico e gli stakeholder. Quest'anno saremo a Rho Fiera in partnership con Fiera Milano e TuttoFood, in modo che i nostri visitatori potranno passare da un evento all'altro".

Prima Expo, ora Seeds&Chips, Milano si candida ad essere capitale globale del food?
"L'Italia ha una grande tradizione in campo alimentare e con Expo si è posta come portabandiera di un cambiamento necessario. Con Seeds&Chips noi vogliamo fare la nostra parte in questo cambiamento".

Durante la conferenza stampa con il sindaco Sala lei ha auspicato che in Italia si faccia sistema, che cosa intende?
"Vuol dire condividere le iniziative, i progetti, ottimizzare le opportunità. Qualcosa che ahimè spesso non facciamo. L'Italia deve parlare al mondo con una voce sola, ottimizzando gli sforzi e senza lasciare che le differenze ci dividano".

Il sindaco Sala parlerà ad una conferenza dal titolo Feeding the cities. Di che cosa si tratta?
"L'agricoltura come la conosciamo sta cambiando, oggi è possibile produrre cibo anche all'interno del tessuto urbano. Le città crescono di giorno in giorno e in futuro saranno luoghi dove il cibo verrà prodotto, non solo consumato, grazie a tecnologie come l'idroponica, l'acquaponica e l'aeroponica. Ad aprire la discussione ci sarà il sindaco Sala e con lui i primi cittadini delle più importanti metropoli mondiali".

Quali saranno gli altri partecipanti a Seeds&Chips?
"Per fare qualche nome avremo Sam Kass, chef-consigliere di Obama in tema di cibo. Ma anche il ministro Maurizio Martina e Carlo Calenda. Oltre a Kerry Kennedy, presidente del Robert F. Kennedy Center for justice and human rights".

Durante la tre giorni ci saranno diverse conferenze, ma ad animare questo summit internazionale ci saranno anche aziende e startup...
"Nelle oltre trenta conferenze discuteremo di come sarà l'agricoltura e il cibo del futuro, ma ospiteremo anche le aziende, le università e le startup che producono innovazione ogni giorno. Dai nuovi metodi di coltivazione al packaging, passando per la tracciabilità e le cucine intelligenti sono moltissime le innovazioni che rivoluzioneranno il modo in cui ci approcceremo al cibo. Particolare attenzione verrà data soprattutto ai giovani".

In quale modo?
"I ragazzi sono il motore del cambiamento, per questo ogni panel avrà almeno un relatore sotto i trent'anni e molte delle conferenze saranno aperte da teenager che racconteranno come si immagino il mondo del futuro. Inoltre abbiamo lanciato Give me five, una iniziativa che permetterà ad alcuni ragazzi di discutere per cinque minuti con personalità di rilievo, come ad esempio il sindaco Sala, i propri progetti e aspirazioni".
 

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