"La presenza ed il ruolo delle donne ha contribuito a rendere l'agricoltura siciliana più moderna ed aperta alle nuove sfide del mercato". Lo ha affermato l'assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana Antonello Cracolici durante la premiazione della terza edizione del concorso "Agricoltura è Donna" conclusosi ieri, 23 marzo 2017, a Palermo.

Le vincitrici del concorso indetto dall'Ordine provinciale dei dottori in agraria della provincia di Palermo sono: Laura Bargione, titolare dell'azienda agricola Mariscò, che ha vinto il premio per la categoria imprenditrici, e l'agronoma Grazia Invidiata che si è aggiudicata il premio per la categoria professioniste.

L'azienda Mariscò, condotta da Laura Bargione, si trova a Monreale (Pa), in una contrada da dove domina la valle dello Jato. L'azienda, di proprietà della famiglia sin dagli anni '30 del secolo scorso, è stata gradualmente trasformata, passando dall'originario indirizzo cerealicolo e zootecnico a olivicolo e ortofrutticolo.
Oggi nella Mariscò, che è anche nel circuito delle fattorie sociali, si producono olio extravergine di olive, marmellate di frutta e conserve di ortaggi, prodotti valorizzati nell'agriturismo.

Consegnati anche tre premi speciali ad Annamaria e Filippa Milazzo, titolari del Torronificio delle Madonie, a Romina Fricano, titolare dell'azienda biologica L'orto di Francesca e ad Angela Sciortino, agronoma e giornalista.
 
"Molte aziende siciliane che hanno accettato le nuove sfide del mercato, scommettendo su trasformazione, chiusura della filiera produttiva ed innovazione, sono guidate da giovani imprenditrici agricole capaci di utilizzare le nuove tecnologie e gli strumenti del marketing e della ricerca per guidare le proprie imprese" ha continuato Cracolici.

E sempre più aziende giovani vedono la presenza della donna come capo azienda, e l'assessore ha anche ricordato che ad aprile verrà pubblicato il bando della misura 6.1 del Psr della Sicilia sull'insediamento giovani: 160 milioni di euro per l'avviamento di circa 1.600 giovani in agricoltura per il ricambio generazionale del comparto.

"Dobbiamo passare dalla vecchia logica dell'agricoltura che insegue il contributo ad una nuova concezione di un sistema agroalimentare più integrato, capace di promuovere politiche mirate sugli investimenti" ha concluso Cracolici.
"E' quello che stiamo facendo con il nuovo Psr, imprimendo nuovi criteri per favorire l'agricoltura di qualità certificata, la capacità di commercializzazione, l'innovazione e l'export".