L’export del comparto alimentare italiano segna un altro record nel 2016, grazie all’accelerata degli ultimi mesi sui mercati extra-Ue, toccando i 38 miliardi complessivi del valore dell’export, in crescita del 3,6% rispetto al 2015.
Tanti sono però i punti interrogativi sul futuro del settore, in particolare l’influenza delle tensioni geopolitiche sui mercati esteri.

Sarà questo uno dei focus del Cibus Connect, prima edizione della rassegna organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, negli anni dispari a partire da quest’anno, in alternanza al Cibus, e quest’anno in programma nelle giornate del 12 e 13 aprile.

Fra gli appuntamenti più importanti, sicuramente il Forum Agroalimentare Ambrosetti, durante il quale saranno illustrati i risultati della ricerca realizzata per Federalimentare e Fiere di Parma su “Sostenere la crescita e l’internazionalizzazione nel lungo periodo delle imprese del settore Food&Beverage. Analisi e riflessioni”. Importante poi il convegno relativo al “Posizionamento del made in Italy alimentare nell’evoluzione dei consumi”, dove interverrano prestigiosi relatori, manager e industriali del settore agroalimentare.

La nuova fiera prevede poi un’area molto ampia con decine di cucine dedicate agli show cooking, in cui le aziende presenteranno i loro prodotti, con l’aiuto di noti chef e testimonial. Sono state predisposte due arene, che ospiteranno 14 panel tematici sulle tendenze, in Italia e nel mondo, del consumo alimentare. Circa 500 le aziende alimentari italiane partecipanti nell’area espositiva, selezionate fra quelle più vocate all’export.

In contemporanea al Cibus Connect, a Parma si terrà anche Origo, Geographical Indications Global Forum, il primo Forum internazionale sui prodotti alimentari Igp, italiani e non, organizzato da Mipaaf e Regione Emilia Romagna, con il patrocinio della Commissione europea.