Il Consiglio per la Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana ha annullato con la sentenza depositata oggi, 10 marzo 2017, la sentenza del Tar sul bando per il biologico del 2012 (annualità dal 2015 al 2017) del Psr della Sicilia 2007 -2013, che aveva a sua volta reso nullo il bando imponendo la revoca dei pagamenti già effettuati e la sospensione di quelli non ancora liquidati, e per i quali vi era un'istruttoria amministrativa favorevole.
Lo si apprende dal sito internet del Cga.

Sono 143 i milioni di euro che, grazie alla sentenza di oggi, entreranno nelle casse di molte imprese agricole biologiche dell'isola. Un dispositivo che mette anche al sicuro i 177 milioni già incassati e che a questo punto non saranno più soggetti a revoca.

"Adesso potranno ripartire i pagamenti dei premi agroambientali per 8mila aziende siciliane che sono rimaste con il fiato sospeso per più di un anno. Un grande successo che avvalora l'impegno portato avanti dall'assessorato regionale Agricoltura a difesa del comparto agricolo siciliano" dichiarano in una nota congiunta l'assessore regionale all'Agricoltura Antonello Cracolici e il dirigente generale del dipartimento Agricoltura Gaetano Cimò.

"A poco più di un anno dal pronunciamento del Tar, che aveva provocato grande apprensione nel settore agricolo della nostra terra, abbiamo prima ottenuto la sospensiva dell'esecutività della sentenza che ha evitato il rischio della restituzione delle somme - ricordano Cracolici e Cimò - successivamente abbiamo intavolato una complessa trattativa per arrivare ad una transazione con i ricorrenti e parallelamente abbiamo avviato l'iter per inserire le somme necessarie in finanziaria".

 Alla fine, dopo il deposito delle transazioni innanzi al Cga che anticipò l'udienza di pronunciamento al 23 febbraio 2017, è arrivato il verdetto del supremo organo di giustizia amministrativa siciliano, che ha annullato definitivamente gli effetti della sentenza del Tar.

"Un ambizioso obiettivo che ci eravamo prefissati e che è stato raggiunto con successo - concludono l'assessore ed il dirigente - finalizzato alla difesa degli interessi degli agricoltori siciliani".