E' stato Tulio Marcelli, presidente della Coldiretti Toscana a sottoscrivere il protocollo tra regione e organizzazioni imprenditoriali e rappresentanti dei sindacati per rafforzare il rapporto scuola-lavoro.

Promuovere l'alternanza scuola-lavoro è un modo, previsto anche dal ministero dell'Istruzione, per superare il divario tra la formazione scolastica teorica e le reali e specifiche necessità del mondo delle imprese, offrendo agli studenti una formazione più completa e utile per inserirsi meglio nel mondo del lavoro.

Con questo obiettivo la Regione Toscana e le organizzazioni sindacali e rappresentanti delle aziende hanno siglato un accordo per sviluppare, o rafforzare dove già presenti, azioni di raccordo tra mondo della scuola e mondo delle aziende.

Presto in arrivo anche un bando da 2,8 milioni per il triennio in corso per finanziare interventi di sostegno all'alternanza scuola-lavoro, prevista anche tra le le misure di GiovaniSì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani.

"La Toscana - spiega Cristina Grieco, assessore regionale al Lavoro e alla formazione - crede fortemente nella possibilità di sviluppare veri percorsi didattici in azienda per far imparare attraverso la pratica e l'esperienza, in aggiunta alla necessaria formazione culturale".

"La regione - continua l'assessore - non ha competenze dirette in materia, ma ci siamo resi disponibili a svolgere un'opera di mediazione tra scuola e aziende. In questo senso va la nostra collaborazione con il ministero dell'Istruzione e l'accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali toscane".

Da questa opera di raccordo e mediazione la regione si aspetta risultati concreti e positivi, e si pone in gioco direttamente, dato che già 44 ragazzi svolgono attività di alternanza scuola-lavoro negli uffici della Regione Toscana.

L'alternanza scuola-lavoro viene considerata anche a livello europeo e nazionale come uno degli strumenti più efficaci per acquisire elementi essenziali nella ricerca di un impiego, a partire da competenze trasversali come la capacità di lavorare in gruppo, il pensiero creativo e la capacità di risolvere i problemi.

Inoltre la vicinanza con nativi digitali può aiutare a sua volta le imprese dando stimoli all'innovazione e per questo l'alternanza scuola-lavoro è stata considerata una delle direttrici chiave per diffondere la cultura 4.0, cioè l'informatizzazione e l'automazione aziendale.