Annata niente male quella del 2016, che si è aggiudicata un giudizio di quattro stelle su un massimo di cinque disponibili.

Ad annunciarlo è stato il presidente del consorzio Andrea Natalini, assieme al sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, durante la ventiquattresima edizione di Anteprima del vino Nobile.

Ma il Nobile non si distingue solo per esser buono al palato, ma anche per essere buono per l'ambiente e per la salute di chi lo beve.

Grazie a un progetto dell'amministrazione comunale e del Consorzio del vino Nobile, negli ultimi anni le imprese vitivinicole sono andate nella direzione della sostenibilità ambientale e oggi si può definire una Docg a emissioni zero.

Un risultato reso possibile con un impegno finanziario importante. Infatti gli investimenti fatti dai produttori hanno superato gli 8 milioni di euro negli ultimi dieci anni.

Ben 60 aziende delle 76 aziende del consorzio hanno già investito in progetti sostenibili, e oltre 68 hanno progetti di realizzazione di impianti in corso.

E ad oggi oltre il 70% delle aziende ha un impianto fotovoltaico, il 35% un sistema solare termico per la produzione di calore e il 10% ha investito nella geotermia. Oltre a questo il 20% ha sistemi di recupero delle acque reflue.

Gli investimenti ambientali hanno riguardato anche le tecniche di lavorazione di gestione dei vigneti, e ora circa la metà delle aziende ha l'inerbimento e l'utilizzo di metodi di coltivazione a basso impatto, che per oltre 30 aziende si sono tradotti in metodi biologici o biodinamici certificati.

Nell'ambito della sostenibilità ambientale Montepulciano vanta anche il primo caso in Italia di cantina "off grid", cioè di impianto autonomo completamente svincolato dalla rete di distribuzione energetica pubblica o privata.

E forti di questi risultati, Consorzio del vino e comune hanno dato il via a un progetto che porterà alla certificazione di ogni bottiglia per dimostrare l'impatto zero della produzione sul territorio d'origine.

Un percorso che ha preso il via qualche anno fa e che ha come presupposto la riduzione delle emissioni dei gas serra e la promozione delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica e si pone come obiettivo la riduzione o la compensazione delle emissioni di anidride carbonica derivanti dalle fasi principali della filiera vitivinicola: campo, cantina e trasporto.

Al termine del progetto Montepulciano, con la sua Docg, sarà il primo distretto vitivinicolo in Italia a poter certificare l'impatto zero sull'atmosfera della propria produzione vinicola.

L'obbiettivo è giungere entro il 2020 alla compensazione delle emissioni con interventi come rimboschimenti, impiego di pannelli fotovoltaici, produzione di energia da centrali alimentate a biomasse e simili.

Ma il vino Nobile e il suo fratello minore, il rosso di Montepulciano, sono buoni anche per la salute assieme ai piatti della tradizione culinaria del territorio.

Lo ha dimostrato Giorgio Ciacci, endocrinologo e nutrizionista, al seminario 'i menù del cuore ed il Nobile: un matrimonio possibile' che si è tenuto in seno a Anteprima 2017 su iniziativa della azienda Usl Toscana Sud Est, della Società della salute Valdichiana senese e della Confesercenti Siena in collaborazione con il comune di Montepulciano e con il Consorzio del vino Nobile.

Il progetto 'menù del cuore' è un'iniziativa inserita nella settimana della prevenzione cardiovascolare che individua piatti che, opportunamente preparati, apportano sostanze utili per l'organismo non perdendo nulla sul piano gastronomico.

Piatti che verranno proposti nei locali che aderiranno al progetto, e che ora si fregeranno anche del marchio del Consorzio del vino Nobile di Montepulciano.