Undici prodotti Dop realizzati da 2197 operatori su 7046 ettari coltivati e 21 vini a denominazione di origine, con una produzione di oltre 280 mila ettolitri.
Sono questi i numeri delle produzioni di qualità in Umbria secondo l’analisi che Coldiretti ha fatto sul rapporto Ismea-Qualivita 2016.

Un rapporto che evidenzia una crescita complessiva del settore, soprattutto per quanto riguarda i consumi.

Di particolare rilievo il settore delle carni fresche, con Perugia seconda nella classifica delle venti province italiane con il maggior impatto economico dei prodotti a denominazione di origine, per un valore di 7,2 milioni di euro. Terni è undicesima con 2,8 milioni di euro.

Perugia risulta terza tra le provincie anche per il maggior impatto economico dell’olio di oliva con 2,9 milioni di euro.

A questo vanno aggiunte le così dette Bandiere del gusto, le specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, in Umbria in totale sono 69.

Un’offerta resa possibile grazie al lavoro degli agricoltori che hanno salvato dall’estinzione molti prodotti e li hanno riportati sulle tavole dei consumatori, grazie anche alla rete di vendita diretta in azienda e nei mercati.