La Xylella fastidiosa continua la sua lenta avanzata tra gli oliveti in Puglia. L'Osservatorio fitosanitario della regione il 10 febbraio 2017, con Determinazione dirigenziale n.16, ha prodotto un "Aggiornamento delle aree delimitate alla sottospecie Pauca, ceppo CoDIRO di Xylella fastidiosa" a seguito della conferma del ritrovamento di un nuovo focolaio puntiforme in agro del comune di Ostuni (Br), che si trovava nell'area cuscinetto, il quale è stato di conseguenza estirpato.

Il caso di Ostuni era noto come caso sospetto da confermare, e il Comitato nazionale per le ricerche ha comunicato il 10 febbraio la conferma della caratterizzazione di sottospecie e ceppo di Xylella individuata nell'agro di questo comune della provincia di Brindisi.

Il provvedimento dell'Osservatorio fitosanitario, con la nuova demarcazione, include i cinque nuovi focolai già identificati nelle province di Taranto e Brindisi, posti più a sud, rispetto ad Ostuni, e che sulle cartografie del sito internet Emergenza Xylella risultano ancora da estirpare. Ostuni è il focolaio puntiforme censito ed estirpato posto più a nord degli altri cinque e che si ritrova nella ridefinita area cuscinetto.

Gli altri cinque focolai puntiformi riguardavano i comuni di Grottaglie, Carovigno, San Vito dei Normanni, Taranto e Ceglie Messapica, e ricadono nell'area delimitata.

Intanto emerge una sorta di monitoraggio parallelo effettuato dalla Regione Puglia durante l'apertura dei cantieri di opere pubbliche su piante potenzialmente ospiti della zona infetta, risultate positive alla Xylella fastidiosa nel 6,5% dei casi.
 
L'atto a firma del dirigente dell'Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia Silvio Schito ridetermina le aree delimitate sulla base del solo ritrovamento del focolaio di Xylella fastidiosa posto non lontano dalla costa di Ostuni. Tanto almeno stando al testo del dispostitivo ed ai dati catastali riportati. E il comune brindisino, in virtù della sua lunghezza e posizione geografica, si ritrova diviso in tre fasce, una per zona: infetta, di contenimento cuscinetto.

Di seguito si da sommariamente conto delle aree catastali censite come infette, di contenimento e cuscinetto.

L'area delimitata
Nell'area delimitata c'è la zona infetta che ora comprende: tutti i 97 comuni della provincia di Lecce per l'intero territorio amministrativo, 18 comuni della provincia di Brindisi, dei quali Ostuni e Ceglie Messapica parzialmente come tali demarcati. Altri 18 comuni sono in provincia di Taranto, dei quali risultano parzialmente delimitati il capoluogo di provincia, Grottaglie, Martina Franca e Leporano.

E' parte dell'area delimitata la zona di contenimento che è la fascia della zona infetta posta entro i 20 chilometri dalla zona cuscinetto. La zona di contenimento comprende ora 10 comuni in provincia di Brindisi, dei quali risultano interamente delimitati Francavilla Fontana, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli.
In provincia di Taranto invece i comuni delimitati sono 18, dei quali interamente Carosino, Faggiano, Fragagnano, Lizzano, Torricella, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico e San Marzano di San Giuseppe.  

La zona cuscinetto
La zona cuscinetto, la fascia di dieci chilometri oltre l'area delimitata risulta ora composta da 4 comuni in provincia di Brindisi, tutti parzialmente demarcati, tra cui Ostuni, e da 7 comuni in provincia di Taranto, dei quali solo Montemesole per l'intero territorio. All'interno di questa zona si trova l'area del focolaio puntiforma di Ostuni, che è stato estirpato.
 
Intanto la Regione Puglia continua il monitoraggio che è affiancato anche da controlli spot effettuati durante l'esecuzione di lavori pubblici, su piante potenzialmente ospiti che si trovano all'interno di cantieri.
Secondo il capo del dipartimento dell'Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone, sono stati prelevati per questo motivo 1536 campioni nell'area infetta, di questi 100 sono risultati positivi: una incidenza del 6,5%.