Sono oltre 140 le Op riconosciute ai sensi della normativa comunitaria che fanno parte di Italia ortofrutta - Unione nazionale e a loro volta associano oltre 17mila produttori con un livello di fatturato annuo in costante crescita ed oggi superiore ad 1,7 miliardi di euro.
Il 2016, in particolare, è stato un anno di grandi risultati per Italia ortofrutta in quanto l'Unione ha visto una crescita consistente della base associativa, distribuita su tutto il territorio nazionale, con l'ingresso di 19 nuove Op che esprimono un fatturato di oltre 125 milioni di euro.

"Sono risultati - afferma il presidente Gennaro Velardo - che vanno a premiare l'impegno profuso in questi mesi dall'Unione per superare la logica dell'individualismo, nella convinzione che avvicinare le imprese e fare sistema sia la carta vincente per intraprendere percorsi di valorizzazione della produzione e di crescita sui mercati, in linea con le finalità indicate dalla Comunità europea che, nel dettare le linee di indirizzo delle politiche di sostegno per il settore ortofrutticolo, ha focalizzato proprio sulle Op le risorse dedicate allo sviluppo del comparto"

Un impegno che ha portato ancora di più l'Unione ad essere un punto di riferimento per le Op del settore ortofrutticolo. Esse possono contare, infatti, su un partner qualificato a cui affidarsi per orientare le proprie scelte aziendali in un contesto - si sottolinea nella sede dell'Unione - come quello attuale in cui le evoluzioni del quadro normativo e delle modalità di funzionamento della Ocm impongono una sempre maggiore professionalità nella gestione dei programmi operativi.
Programmi operativi che rappresentano lo strumento di accesso alle risorse che annualmente nella misura di oltre 220 milioni di euro, la Comunità europea eroga alle Op italiane per potenziare e sostenere investimenti ed attività mirate ad accrescere la qualità delle produzioni, migliorare le condizioni di commercializzazione e la promozione sui mercati.

Italia ortofrutta è impegnata nell'assistenza costante e qualificata sui tanti e molteplici aspetti che incidono sul corretto funzionamento delle Op, la gestione dei programmi, la progettazione integrata, la rappresentanza e tutela esercitata presso le istituzioni comunitarie, nazionali e regionali per orientare le politiche di indirizzo per il settore. Ed ancora, la formazione professionale, il supporto all'internazionalizzazione per contribuire in modo sostanziale alla crescita delle imprese e del settore ortofrutticolo italiano.

"Il 2017 - sottolinea Vincenzo Falconi, direttore di Italia ortofrutta - si apre con uno scenario di forti e sostanziali cambiamenti a livello della Ocm di settore, in un contesto macroeconomico tuttora difficile, sempre più frequentemente investito da cicliche crisi di mercato ed in cui la coesione tra le imprese rimane la carta vincente per affrontare le tante sfide che attendono il nostro settore. Più 'Unione' quindi per essere davvero protagonisti sui mercati e valorizzare al meglio le nostre produzioni con lo slancio ed il dinamismo che soltanto l'aggregazione può dare"

Sono quindici le regioni in cui Italia ortofrutta opera a sostegno delle Op associate e vanno dal Piemonte e dal Trentino giù fino alla Sicilia.
E' proprio quest'ultima, con trenta Op, la regione più rappresentata, seguita da Lazio, Campania, Emilia Romagna e Puglia.

L'Unione è particolarmente impegnata nel favorire l'aggregazione nel Sud come testimonia anche il sostegno all'evento 'Protagonisti dell'ortofrutta italiana' che, dopo Matera, si svolge in questi giorni a Siracusa e all'interno del quale si sviluppa il progetto 'L'ortofrutta riparte dal Sud' che ha approfondito lo scorso anno il tema dell'aggregazione e che quest'anno dedica la sua attenzione al tema della logistica nel Mezzorgiorno. Proprio a questo è infatti dedicato il seminario principale dell'appuntamento di Siracusa del 20 gennaio.