Nell’ambito del Wine2Wine è stato organizzato il convegno “Il trend del vino nell’Horeca: fu vera crescita?”, dove sono stati diffusi i dati relativi alle vendite di vino made in Italy nel periodo 2015-giugno 2016, oltre che sul comportamento e sulle abitudini di consumo di vino nel nostro Paese.

I dati annuali del canale on-trade analizzati dall’Osservatorio del vino registrano una crescita delle vendite in valore del 5,9% e in volume del 2,3% rispetto allo stesso periodo preso in considerazione per l’anno scorso, ovvero luglio 2014-giugno 2015 – sottolinea Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione italiana vini Si tratta di un segnale positivo che ci deve stimolare a proseguire nel cammino di sviluppo fino a ora intrapreso”.

Siamo un popolo che consuma abitualmente cibo fuori casa – continua Josè Rallo, titolare di Donnafugataper cui l’Horeca è un canale così importante che a noi produttori tocca avere consapevolezza della continua evoluzione della domanda. Negli ultimi dieci anni l’Horeca ha sempre avuto una rilevanza vitale per Donnafugata. Abbiamo lavorato in particolare per creare valore attraverso l’incremento della qualità, con continui investimenti in vigna e in cantina. I risultati sono stati positivi, con risultati crescenti negli ultimi 36 mesi”.

I consumi fuori casa in Italia aumentano rispetto allo scorso anno – spiega Enrico Zanoni, direttore generale di Cavit si parla di circa 80 miliardi di Food&Beverage previsti per il 2017, distribuiti tra 290mila punti di consumo in costante crescita grazie anche ad un’offerta di ristorazione che è molto cambiata diventando più smart, accessibile e dinamica. Questa crescita può stabilizzarsi e diventare strutturale se continueremo ad investire in qualità del prodotto e professionalità della proposta. E’ vera crescita, ma per mantenerla bisogna crederci e investire”.

L’Horeca è un settore fondamentale per il vino di qualità – conclude Emilio Pedron, amministratore delegato di Bertani DomainsIl calo del consumo di vino fuori casa ha origine lontane, dai controlli alla guida allo stile alimentare, fino alla crisi economica. I dati che oggi dimostrano una ripresa dei consumi possono essere visti come una sorta di rimbalzo tecnico legato alla ripresa degli ordini per esaurimento delle scorte più che per incremento dei consumi. Dobbiamo favorire occasioni e modalità moderne di consumo, garantendo ai clienti ristoratori prodotti adatti ai relativi target della clientela”.