Questa volta sotto i riflettori dei media c'è il prosecco, ma non per i suoi successi sui mercati internazionali, bensì per il presunto eccesso di agrofarmaci nei vigneti, argomento sollevato fra molte polemiche dalla trasmissione "Report".

Sui mercati gli occhi sono ancora puntati sull'andamento della stagione olearia, quasi ovunque con raccolti in flessione, sebbene non manchino le eccezioni. Per i cereali si assiste a qualche timida ripresa dei prezzi, che restano molto al disotto di quelle di un anno fa, mentre l'import si conferma come un male necessario.

Si torna a parlare della Xylella, che continua ad avanzare fra gli oliveti pugliesi e fa la sua comparsa anche in Spagna. Non si arresta nemmeno l'avanzata della blue tongue, malattia che colpisce ovini e bovini, ora segnalata in provincia di Verona

Poche le notizie che riguardano Eima, a dispetto del successo di pubblico dell'ultima edizione che si è chiusa a Bologna il 13 novembre.

Questi alcuni degli argomenti che i lettori hanno incontrato sfogliando i quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.

Il prosecco e gli agrofarmaci
Iniziamo dal prosecco del quale si parla il 14 novembre sul “Corriere della Sera” per commentare il duello fra Veneto e Friuli Venezia Giulia a proposito del suo nome e dell'area di coltivazione, anticipando anche il tema dell'impiego di agrofarmaci.

Torna sull'argomento il giorno seguente “Il Piccolo” puntando il dito sul mancato rispetto degli accordi che avrebbero dovuto valorizzare i vigneti del Carso triestino.
Ma la polemica più accesa è quella scattata all'indomani del servizio di Report, andato in onda su Rai Tre il 14 novembre. Ne parla il “Corriere del Veneto” del 15 novembre, che ricorda le evidenze messe in luce dalla trasmissione con la presenza di agrofarmaci in alcune bottiglie, per poi ricordare che si tratta comunque di livelli al disotto dei limiti di legge.

Nell'articolo si parla anche della pretesa degli agricoltori della cittadina carsica Prosecco, da cui il nome al vino, che chiede l'1% di diritti su ogni bottiglia venduta.
Della presenza di residui nelle bottiglie di prosecco si parla il 15 novembre sulla “Tribuna di Treviso”, per sottolineare che le tracce riscontrate alle analisi confermano la regolarità dell'operato dei viticoltori, essendo tutte di molto inferiori ai limiti di legge.

Il Gazzettino” del 16 novembre dà la parola al presidente del Consorzio del Prosecco Doc, Stefano Zanette, che esprime forti critiche sulla trasmissione "confezionata" per colpevolizzare il prosecco e ricorda che i dati della Usl confermano la correttezza del lavoro dei produttori e l'assenza di conseguenze negative per gli abitanti delle zone interessate.

I mercati
Incurante di queste polemiche, il vino continua a macinare successi sui mercati internazionali. La nostra quota sui mercati asiatici è infatti arrivata a toccare il 20%, come si apprende il 14 novembre dal “Corriere della Sera”.

Se il vino va bene, continua invece a preoccupare l'andamento del prezzo dei cereali e in particolare del grano. Le quotazioni segnano qualche spunto al rialzo, come scrive in una breve nota “Il Sole 24 Ore” dell'11 novembre, ma è l'andamento dell'intera annata 2016, presa in esame da “La Provincia Pavese” del 12 novembre, che è tutta in negativo, collocandosi al 38% in meno rispetto all'anno precedente. Colpa, sostengono in molti, delle speculazioni e delle forti importazioni.
Ma quello delle importazioni, sostiene il presidente di Anacer, Carlo Licciardi, dalle pagine de “Il Resto del Carlino” del 12 novembre, è un male necessario sia per il grano sia per il mais.

Olio in flessione
Sui mercati c'è poi attenzione per l'andamento della campagna olearia, che segna un meno 40% della produzione, come anticipa “La Stampa” del 13 novembre. In Toscana, precisa a questo proposito “Il Tirreno” dell'11 novembre, la scarsità della produzione si sposa tuttavia con una eccellente qualità.

Controcorrente la produzione olivicola in Veneto e in particolare nel trevigiano, dove la produzione è elevata e raggiunge, secondo “La Tribuna di Treviso” del 12 novembre, quota 7mila quintali.

Chi cresce
I mercati dove si segnala una crescita sono quelli dell'agriturismo e del biologico. Del primo ne parla il “Corriere della Sera” del 16 novembre, che evidenzia il 45% di aumento realizzato dal settore negli ultimi dieci anni.

Non sono da meno le produzioni biologiche, scrive ancora il “Corriere della Sera”, che evidenzia il 13 novembre l'elevato numero di aziende biologiche, con una media di superfici doppia rispetto agli altri paesi della Ue.

Le macchine agricole
Un altro mercato sul quale ci saremmo aspettati una forte attenzione dei media, è quello delle macchine agricole, complice lo svolgersi di Eima, la manifestazione bolognese dedicata a questo settore, che si è chiusa con un record di visitatori.

Pochi invece i giornali che si sono soffermati su questo argomento. Fra questi “Il Sole 24 Ore” dell'11 novembre, che in pieno svolgimento della manifestazione già intuiva il successo di pubblico e “Il Resto del Carlino” del 15 novembre che ne dava conferma.
Pur senza citare Eima, il 17 novembre “Italia Oggi” si occupa del mercato dei trattori, le cui vendite in Italia sono crollate e i costruttori sperano di salvare i bilanci con l'export nei paesi emergenti.

Un po' di soldi
Per le iniziative a favore dell'agricoltura, “Italia Oggi” del 12 novembre segnala l'aumento dei fondi che Bruxelles ha destinato alla promozione delle produzioni agricole nei paesi terzi, che oggi può contare su un budget di 133 milioni di euro.

Da Bruxelles parte poi l'iniziativa battezzata Horizon 2020, che prevede fra l'altro sostegni ai progetti di ricerca in campo suinicolo con la partecipazione di vari centri di eccellenza, fra i quali il nostro Crpa di Reggio Emilia.
I dettagli si possono leggere il 16 novembre su “Italia Oggi”.

Ricerca e innovazione
Restiamo in tema di innovazioni con il “Quotidiano del Sud”, che il 15 novembre anticipa i contenuti di un convengo nel quale si parla delle tecnologie spaziali e della loro applicazione in campo agricolo. Dalle ricerca del Crea, spiega “Italia Oggi” del 16 novembre, arriva la risposta all'impiego delle trebbie di birreria per la produzione di pellet o per l'impiego come ammendante.

Ancora su “Italia Oggi” si parla di ricerca, in questo caso per la lotta alle frodi ai danni dell'olio extravergine. L'Università di Bologna si è infatti aggiudicata il bando Ue per Oleum, progetto che ha fra le sue finalità la lotta al falso olio extravergine.
Curiosa la notizia riportata il 17 novembre da “Il Giornale” a proposito della stampante 3D, con la quale è possibile "stampare" la pasta.

Malattie in crescita
Parlando di olio e di ulivi, non si può dimenticare il problema Xylella, che ora ha fatto la sua comparsa in Spagna, come scrive il “Quotidiano di Puglia” del 12 novembre, specificando tuttavia che si tratta di un ceppo diverso da quello che ha colpito la Puglia.
L'espansione del patogeno non si arresta nemmeno in Italia e la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 16 novembre annuncia che ora è interessata anche l'area di Martina Franca, più a Nord rispetto a quelle già interessate dalla malattia.

Intanto gli ispettori Ue sono al lavoro, si legge sul “Corriere del Mezzogiorno” del 17 novembre e c'è la conferma che in Puglia si stanno rispettando le indicazioni dettate da Bruxelles.

Si allarga anche l'area di diffusione di un'altra malattia, degli animali in questo caso. La blue tongue o lingua blu, che colpisce ovini e bovini, sarebbe arrivata nel veronese, come si apprende l'11 novembre da “L'Arena”.

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