Intrigante la promessa del Governo di ridurre le tasse abolendo l'Irpef sui redditi dei terreni degli imprenditori agricoli. Ma c'è chi solleva il dubbio che questa scelta porterebbe alcune complicazioni di non facile soluzione.

Sui mercati torna di attualità il prezzo del latte, cresce quello spot, ma resta fermo quello pagato dalle industrie. Chi non riparte è il prezzo del grano e si pensa di tonificare il mercato indicando l'origine sulle etichette. Ma l'ultima parola spetta a Bruxelles.

Molte le emergenze fitosanitarie, con in prima fila la mai risolta vicenda Xyella.
E chi non ha il problema Xyella se la deve vedere con gli attacchi della mosca dell'ulivo. A Nord si fanno i conti con l'invasione di cimici asiatiche e con gli insetti della frutta.

Nel mondo delle industrie continua a far discutere il nuovo assetto fra Monsanto e Bayer, mentre aziende come Conserve Italia e Riso Gallo festeggiano importanti compleanni.

Questi alcuni degli argomenti pubblicati sui quotidiani in edicola in questi giorni. Vediamoli di seguito più in dettaglio

Meno tasse
Iniziamo dall'argomento forse più atteso, la riduzione delle imposte per le imprese agricole che dovrebbe trovare posto nella Legge di Bilancio (ex-Finanziaria, ex Legge di Stabilità). La riduzione dovrebbe avvenire, come anticipa “Italia Oggi” del 27 settembre, attraverso l'azzeramento dell'Irpef sui redditi fondiari.
Un provvedimento, si spiega su “Il Secolo XIX” del 30 settembre, che dà il senso del valore sociale delle attività agricole.

Si parla del taglio delle tasse su “La Nazione” del 6 ottobre, dove il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina illustra i contenuti della proposta, che porta complessivamente a un risparmio di 1,3 miliardi per il settore agricolo.

Il 5 ottobre “Il Sole 24 Ore” solleva alcuni dubbi sulle conseguenze dell'abolizione dell'Irpef sui redditi dei terreni. Verrebbe infatti a mancare il pilastro sul quale si basa l'intero sistema fiscale delle imposte dirette per il settore agricolo, con problemi che vanno dalla produzione di energia elettrica alla mancata presentazione del modello Unico, che potrebbe mandare in tilt sistemi di controllo come lo "spesometro".

Progetti per i cereali...
Meno tasse per le imprese agricole, conferma il ministro Martina intervistato da “Il Giorno” del 5 ottobre. Nella stessa occasione il ministro anticipa il progetto di organizzare una filiera per il grano duro di qualità, capace di ridare slancio a questo cereale.
Per questa iniziativa, spiega la “Gazzetta del mezzogiorno” del 1 ottobre, sarebbero a disposizione 10 milioni di euro destinati a favorire produzioni di qualità e contratti di filiera.

La Stampa” del 2 ottobre conferma che il Governo intende portare la battaglia per il prezzo del grano a Bruxelles con la richiesta di tutelare il grano italiano di qualità in modo che i coltivatori possano spuntare prezzi equi.

C'è anche chi pensa alla qualità del mais e alla Borsa merci di Bologna, spiega la “Gazzetta di Modena” del 4 ottobre, si va verso il riconoscimento del valore reale del prodotto nazionale.

e per il latte
Anche per il latte si lanciano progetti per migliorare l'organizzazione della filiera produttiva. Accade in Piemonte dove “La Stampa” del 2 ottobre illustra i contenuti del progetto "Piemunto", con il coinvolgimento della Gdo e la creazione di un marchio ad hoc, progetto che potrebbe allargarsi alla Lombardia.
L'obiettivo è quello di favorire una ripresa del prezzo del latte.

Al momento, anticipa una breve nota de “Il Sole 24 Ore”, ci sono segnali di recupero sul mercato libero, dove il prodotto spot ha raggiunto e superato i 40 centesimi al litro.
Ma le industrie del settore, denuncia “Libero” del 5 ottobre, non intendono andare oltre i 34 centesimi, ma solo a partire dal prossimo dicembre. “Libero” torna il giorno seguente sull'argomento, anticipando i contenuti del "tavolo latte" promosso in Lombardia, dove sarà riproposto un sistema di indicizzazione del prezzo.

I danni dell'embargo
Continuano le sofferenze dell'export agroalimentare a causa dell'embargo russo. Il costo, stando ai calcoli di Confartigianato e riportati da “Il Fatto” del 5 ottobre, assommano solo per questo settore a 600 milioni di euro.
In compenso, scrive “Il Sole 24 Ore” nello stesso giorno, l'export italiano verso la Russia è in crescita grazie a generi di esportazione non contemplati dall'embargo.

Tra Xylella e mosca
Fra i settori in difficoltà c'è l'olio, la cui produzione è in flessione del 38% secondo le analisi di Ismea/Unaprol presentate alla giornata nazionale dell'extravergine, e commentati sulle pagine de “La Nuova del Sud” del 30 settembre.

Ai problemi della minor produzione si aggiungono i danni delle frodi che colpiscono in particolare il prodotto extravergine, come denuncia il “Corriere dell'Umbria” del 30 settembre.

L'olio pugliese, ancora alle prese con la Xylella, deve ora vedersela con gli attacchi della mosca dell'ulivo, che costringe ad anticipare la molitura per non perdere in qualità. Se ne parla il 30 settembre su “Il Quotidiano di Puglia”.
Il problema della mosca assilla anche gli oliveti toscani, lo conferma “La Nazione” paventando un taglio della produzione del 30%.

Emergenze fitosanitarie
La “Gazzetta di Modena” del 4 ottobre conferma il buon andamento nella raccolta di mele, ma il consorzio fitopatologico invita a prestare attenzione alla crescita della mosca della frutta.
In provincia di Como, avverte “Libero” del 30 settembre, i frutteti devono fare i conti con la massiccia presenza di cimici asiatiche.
In Abruzzo la vendemmia nei vitigni a bacca nera è in ritardo a causa dell'andamento climatico e si temono gli attacchi della Drosophila suzukii, come evidenzia “Il Centro” del 2 ottobre.

Industrie e media
Non si è ancora spenta l'eco sollevata dall'acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. Torna sull'argomento con toni critici “Il Fatto” del 3 ottobre. Un'altra fusione, quella fra la centrale del latte di Torino e quella di Firenze, non suscita critiche e “Italia Oggi” del 1 ottobre saluta il debutto di quella che ora prende il nome di Centrale latte Italia.

Al compleanno di Conserve Italia, che ha compiuto i 40 anni di attività, dedica un ampio servizio il “Corriere della Sera” del 3 ottobre.

Ben 160 sono poi gli anni di attività del Riso Gallo, compleanno del quale si occupa “Il Sole 24 Ore” del 4 ottobre.

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