Nelle università e nei centri di ricerca italiani e stranieri ogni giorno vengono fatte scoperte che possono migliorare il modo in cui gli agricoltori fanno il loro lavoro.
Spesso però l'innovazione rimane nel cassetto perché manca il trasferimento di conoscenze dal mondo della ricerca al campo. Da questo punto di vista il consulente può essere quel ponte in grado di rendere il settore primario italiano innovativo e dunque competitivo.

'Il nuovo ruolo del consulente tra innovazione e digitale' è il titolo del convegno organizzato da Image Line che si è tenuto durante Macfrut 2016. Un evento inserito all'interno dell'AgroInnovation Tour, un tour col quale Image Line prosegue il suo dialogo con i soggetti della filiera agricola italiana per ascoltare le esigenze e raccontare le soluzioni sviluppate.
Il convegno ha posto il focus sul ruolo di agronomi, agrotecnici e periti agrari nel trasferimento dell'innovazione ed è stato l'occasione per diffondere i dati di una indagine condotta insieme a Nomisma sul rapporto tra consulenti e nuove tecnologie.

"E' attraverso il consulente che l'innovazione raggiunge direttamente l'azienda agricola", spiega Ivano Valmori, fondatore e ceo di Image Line. "Abbiamo avuto l'idea di organizzare questo incontro al Macfrut con l'obiettivo di raccontare i risultati dell'indagine fatta insieme a Nomisma in cui abbiamo chiesto ai consulenti qual è il loro rapporto con l'innovazione e cosa si aspettano dal futuro. L'evento di oggi è un momento per confrontarsi e iniziare a pensare ai servizi da sviluppare nei prossimi anni".
 

E' lo stesso Pan (Piano d'azione nazionale sull'uso sostenibile degli agrofarmaci) a identificare nel consulente il soggetto idoneo ad affiancare l'azienda agricola nell'utilizzo dei prodotti fitosanitari.

"Il consulente è colui che sulla base della conoscenza del territorio, dei campionamenti e dei dati meteorologici consiglia all'agricoltore i trattamenti che eventualmente devono essere fatti sulle colture", spiega Floriano Mazzini, del Servizio fitosanitario della Regione Emilia Romagna.
"Il consulente identifica il momento del trattamento, la strategia, le tempistiche e le modalità. Mette insomma a disposizione dell'agricoltore le informazioni necessarie per usare al meglio gli agrofarmaci".
 

Il nuovo decreto consulenza ha aperto prospettive interessanti per agronomi, agrotecnici e periti agrari che vogliono aiutare le imprese agricole a lavorare in maniera più efficace ed efficiente.
"Lo stesso ministero ha emanato una circolare nella quale ha identificato la figura e il ruolo del consulente", spiega Gianni Guizzardi, consigliere Conaf - Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali.
"Dalla circolare appare chiaro che i consulenti sono fondamentali, grazie alle competenze maturate, per affiancare le aziende agricole nella redazione dei progetti utili ad accedere ai finanziamenti in agricoltura".
 

Poco conosciuti, ma molto interessanti, sono i Partenariati europei per l'innovazione. Uno strumento messo in campo dall'Unione europea per accelerare l'innovazione e la sua adozione all'interno delle aziende agricole.
I partenariati prevedono la creazione di Gruppi operativi che aggregano persone con competenze differenti e sulla base di un progetto vengono erogati dei finanziamenti. "Il consulente è una figura fondamentale di stimolo e di organizzazione all'interno dei gruppi operativi", sottolinea Lorenzo Gallo, presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati.
 

Rimanendo in ambito europeo nella programmazione 2007-2013, la Pac ha introdotto la figura dell'Innovation broker, poi rilanciata nel settennato successivo. Un soggetto con il compito di favorire l'innovazione e il suo trasferimento, la creazione di relazioni tra i vari soggetti della filiera agricola e la collaborazione tra imprenditori per sostenere competitività e sviluppo sostenibile.

"L'innovation broker altro non è che un intermediario tra chi fa innovazione e le aziende agricole", spiega Lorenzo Benanti, presidente del Collegio nazionale dei periti agrari e dei periti agrari laureati.
"La capacità fondamentale di questa persona è di mettere a disposizione delle aziende tutti gli strumenti necessari ad una buona gestione dell'impresa, strumenti che poi possono essere di volta in volta forniti da soggetti terzi".
 
 


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