Venerdì 16 settembre a Macfrut sarà presentato il nuovo libro Ortofrutta italiana. La sfida (edizioni Lumi) di Roberto Faben, giornalista economico del Gruppo Sole 24 Ore. Appuntamento alle 11.00 presso lo stand del Mipaaf, area Demo show, “Piazza della Ricerca” Crea (padiglione D1- Stand 024).
 
All'evento, patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, sarà presente il sottosegretario del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione e interverranno Emilio Gatto, direttore generale dello Sviluppo rurale del Mipaaf, Angelo Benedetti (presidente di Unitec) e Luca Pagliacci (direttore marketing di Orogel).
 
Il volume prende in esame 10 case history di realtà imprenditoriali attive in Italia, di cui 8 operanti nel settore della produzione e commercializzazione di frutta ed ortaggi (tra i quali quelli lavorati, come la quarta gamma, e trasformati, come i surgelati) e 2 nei servizi collegati, ossia la produzione di tecnologie per la selezione di frutti e vegetali e di packaging di ultima generazione per l’ortofrutta.
 
Le centrali ortofrutticole trattate sono Melinda (mele, Trentino), Rivoira (mele, pesche, kiwi e prugne, Piemonte), Secondulfo (uva da tavola, fragole, pesche e nettarine, albicocche, Campania), Oranfrizer (arance, Sicilia), Colle d’Oro (pomodorini di Pachino e carote novelle di Ispica, Sicilia), Orogel (ortaggi surgelati, Emilia Romagna), La Linea Verde (insalate di quarta gamma, Lombardia), Santa Margherita (pomodorini di Sardegna e carciofi, Sardegna). Le due aziende di servizi e tecnologie per l’ortofrutta sono Unitec (tecnologie per la selezione di frutta ed ortaggi con qualità coerente, Emilia Romagna) ed Ilip (packaging per l’ortofrutta di ultima generazione, Emilia Romagna).
 
Oltre a raccontare le storie, i prodotti, l’evoluzione, l’approccio al mercato, gli investimenti e le strategie delle realtà raccontate, l’autore ha intervistato gli amministratori, chiedendo di mettere a fuoco quali sono i nodi critici e le potenzialità del comparto ortofrutticolo italiano, che raggruppa 500mila aziende, con un valore della produzione di 12,8 miliardi, il 24 per cento del totale dell’agricoltura italiana. Nonostante la leadership europea (20% della produzione orticola e frutticola europea, davanti alla Spagna) e le eccellenze produttive, la crescita importante delle esportazioni negli ultimi anni (quelle di frutta, dal 2007 al 2014, sono salite del 51 per cento), l’Italia soffre della concorrenza di altri Paesi produttori (in primis la Spagna, ma anche la Polonia) ed è colpita da alcune problematiche che ne penalizzano lo slancio, come gli eccessivi costi dell’energia, e in generale dei costi di produzione, la frammentazione delle aziende agricole (le dimensioni medie sono di circa 2 ettari), la loro resistenza all’aggregazione in centrali produttive più grandi e con maggiori potenzialità dal punto di vista commerciale come le Op, l’inadeguatezza del sistema dei trasporti e della logistica, la farraginosità delle pratiche doganali richieste, la complicata legislazione (ad esempio in materia di uso di agrofarmaci), l’eccessiva burocrazia.
 
I consumi di ortofrutta in Italia, hanno registrato un sensibile calo: dal 2007 al 2013 le vendite di frutta sono scese del 15 per cento e quelle di ortaggi e vegetali del 13 per cento.

Per rilanciare i consumi di ortofrutta e ridare slancio e competitività al comparto italiano, nel libro si consigliano 8 correttivi: 1) evitare l’isolamento e l’azione solitaria delle aziende ortofrutticole, la loro resistenza a proporsi sul mercato aggregandosi con realtà più grandi, senza con questo voler svilire le possibilità di dinamismo privato; 2) l’associazione di realtà piccole e grandi, uniformi dal punto di vista qualitativo, a brand comuni, il che potrebbe dare maggiore visibilità e più ampie possibilità sui mercati; 3) investire nell’innovazione varietale e nel rinnovo dei frutteti, spesso obsoleti e anche, purtroppo, colpiti da patologie (come nel caso degli agrumi e dei kiwi); 4) snellire la burocrazia, migliorare la logistica infrastrutturale e i trasporti; 5) differenziare l’offerta di frutta e verdura nella distribuzione finale, ad esempio dal punto di vista della maturazione (differenti gradi di maturazione), delle modalità espositive, delle descrizioni sulla provenienza e sulle caratteristiche del prodotto: ciò per non deludere il consumatore, ma per fidelizzarlo e conquistarlo; 6) ricercare perfezionamenti in ogni anello della filiera: dalla fase agricola a quella della lavorazione, dal sistema dei trasporti alla distribuzione finale ciascun anello ha spazi di miglioramento; 7) aumentare il senso di appartenenza nell’intera filiera attraverso progetti condivisi; 8) rilanciare le Dop e le Igp.
 
Programma 
11.00 – Introduzione dell'autore e moderatore Roberto Faben
11.10 – Intervento Angelo Benedetti, presidente di Unitec
11.25 – Intervento Luca Pagliacci, responsabile Marketing di Orogel
11.35 – Intervento di Saverio Abate, direttore Qualità prodotti alimentari del Mipaaf
11.45 – Conclusioni di Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali
 
Per informazioni sul volume scrivere a: roberto.faben@tin.it
Segreteria: Tel. 06 46655350

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